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Vermentino di Sardegna
Zona Tipica: Sardegna
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Vino di colore giallo paglierino, di tipo secco, sia fermo, sia frizzante che dolce, sapore aromatico con retrogusto amarognolo, gradazione dai 12,5° ai 14°, invecchiamento dai 2 ai 3 anni in piedi. Da servire gelato in preferenza con pesce, crostacei e carni bianche.
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Lacryma Christi del Vesuvio
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Lacryma Christi del Vesuvio
Zona Tipica: Pendici del Vesuvio
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Vini nati sui declivi del Vesuvio. Il nome è derivato dalla leggenda che Dio, riconoscendo nel Golfo di Napoli un lembo di cielo asportato da Lucifero, pianse e laddove caddero le lacrime divine sorse la vite del Lacryma Christi. Vino dalla forza magra e delicata che sfuma in aromi di erbe selvatiche.
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Vini Oltrepò Pavese
Zona Tipica: Oltrepò Pavese ovvero la parte meridionale della Lombardia occupante un'area cuneiforme che si inserisce tra Piemonte ed Emilia Romagna, il cui vertice meridionale arriva ad interessare l'Appennino ligure.
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Sapore intenso, asciutto e di lunga persistenza. Colore limpido, rosso granato. Aroma di mora, liquirizia e di piccoli frutti.
: www.vinoltrepo.it
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Vini Lison Pramaggiore
Zona Tipica: Comprende i territori di gran parte dei comuni del Veneto Orientale, si estende dai terreni vicino al mare fino ai confini con le province di Treviso e Pordenone.
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Bianchi: Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Tocai Italico o Lison, Riesling Italico, Riesling, Verduzzo Rossi: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Cabernet Malbech, Refosco dal Peduncolo Rosso
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Recioto di Soave
Zona Tipica: Soave (VR)
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E’ il primo vino veneto a fregiarsi della Denominazione di origine controllata e garantita. Il Recioto è un vino di antichissima tradizione. L’esistenza nel territorio veronese di un vino bianco dolce, simile all’attuale Recioto di Soave, è testimoniata ancora nel V secolo, nella famosa epistola di Cassiodoro. Il dotto ministro di re Teodorico ricercava oltre l’acinatico «rosso» quello «bianco» (cioè l’attuale Recioto di Soave) per la cui produzione l’uva doveva essere scelta «dalle domestiche pergole», conservata in fruttai fino all’inverno inoltrato con grappoli appesi. Questo vino aveva «bella bianchezza e chiara purità tanto che sembrava nato da gigli». Recioto è un vocabolo dialettale della gente veronese, deriva da «recia» che è la parte alta del grappolo di Garganega quella più nutrita e meglio esposta all’insolazione.
Poco prima della raccolta vera e propria si opera una selezione dei grappoli migliori che poi vengono posti sui graticci per l’appassimento.
L'uva a riposo viene costantemente seguita e pulita dai quattro ai sei mesi fino al momento della pigiatura. Caratteristica peculiare delle uve messe a riposo è la formazione della muffa nobile, una particolare muffa che dona al vino un’aroma tipico. Il colore è giallo brillante, il profumo complesso che ricorda il miele d’acacia con sfumature floreali di grappolo e un bouquet vellutato, armonico, corposo e gradevolmente mandorlato. A tavola si accompagna ottimamente al tradizionale Pandoro di Verona ed in particolare a tutta la pasticceria secca.
Da non trascurare però l’abbinamento con i formaggi tipo Monte Veronese stagionato che rivela un connubio molto interessante. Risulta comunque ottimo per qualsiasi lieta occasione da soli o in compagnia. Oltre alla tradizionale vinificazione di vino passito tranquillo viene proposta anche nella tipologia Spumante.
: www.ilsoave.com
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Vino Soave
Zona Tipica: Soave (VR)
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Il Soave ha un colore giallo paglierino con riflessi talvolta verdognoli, profumo delicato ma intenso di violetta, a volte di sambuco, biancospino o marasca. Il sapore è asciutto, di medio corpo, armonico, leggermente amarognolo da mandorle amare.
Nel Soave Classico i profumi si fanno più intensi, di violetta e sambuco ma anche di acacia o amarena e al gusto la corposità diviene importante esaltando il retrogusto amarognolo tipico di questo vino. Secondo la gastronomia tradizionale il Soave si sposa perfettamente con gli antipasti magri, le minestre, i piatti a base di uova e di pesce. Questa ristretta qualificazione gastronomica è però ormai superata: il Soave, infatti, si accoppia bene con piatti di mezzo leggeri e in particolare con piatti di carni bianche cucinate alla griglia.
E’ ottimo come aperitivo e va servito freddo ma non ghiacciato, a 9-10° C. Il Soave rappresenta da solo circa il 40% delle produzioni a DOC della provincia di Verona. Si tratta forse della Denominazione a più alta concentrazione viticola che vanta la presenza di oltre 6300 ettari di vigneto in un’area di circa 15.000 ettari nella zona del Soave Classico (nei comuni di Soave e Monteforte d’Alpone il vigneto copre circa l’85% del territorio comunale).
Siamo quindi in presenza di un territorio e di un paesaggio fortemente caratterizzato in cui operano circa 3000 aziende agricole con una superficie media aziendale di circa 2 ettari fortemente parcellizzata.
: www.ilsoave.com
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