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La teca dove sono conservati l'ostia-carne e i grumi di sangue
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Il Miracolo Eucaristico
Larciano (CH)
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Da oltre dodici secoli a Lanciano è conservato il primo e più importante Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica. Tale prodigio avvenne verso la metà del secolo VIII d.C., nella chiesa di San Legonziano, per il dubbio di un monaco basiliano sulla presenza reale di Gesù nell'Eucarestia. Durante la celebrazione della Santa Messa, fatta la doppia consacrazione, l'ostia diventò Carne viva e il vino si mutò in Sangue vivo, raggrumandosi in cinque globuli irregolari e diversi per forma e grandezza. L'Ostia-Carne, come oggi si osserva molto bene, ha la grandezza dell'ostia grande attualmente in uso nella Chiesa latina, è leggermente bruna e diventa tutta rosea se osservata in trasparenza. Il Sangue è coagulato, di colore terreo, tendente al giallo-ocra. La Carne dal 1713 è conservata in un artistico Ostensorio d'argento, finemente cesellato, di scuola napoletana. Il Sangue è contenuto in una ricca e antica ampolla di cristallo di Rocca. Il Santuario è attualmente gestito dai Frati Conventuali Minori della Chiesa di San Francesco.
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Il "Volto Santo" e Il Santuario dove è custodito.
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Il Volto Santo di Manoppello
Manoppello (PE)
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Nel 1638 i cappuccini vengono in possesso di una misteriosa reliquia.
P. Donato da Bomba, nel 1640, scrive una "Relazione Istorica", conservata nell'archivio provinciale di cappuccini de L'Aquila. In essa viene narrato come il Volto Santo sia giunto a Manoppello portato da un misterioso pellegrino a Donat'Antonio Leonelli che lo conserva fino al 1608, preso con forza da Pancrazio Petrucci, venduto a Giacom’Antonio De Fabritiis e da questi donata ai cappuccini. (il testo completo della “Relatione Historica è consultabile nel sito).
Il convento dei cappuccini viene fondato, dal 1618 al 1620, proprio negli anni in cui Giacom'Antonio De Fabritiis faceva porre il sacro velo tra i due vetri. La chiesa viene dedicata a S. Michele Arcangelo. In questa chiesa viene esposto alla venerazione del popolo il Volto Santo il 6 Aprile 1646.
Per circa quarant'anni non fu oggetto di culto pubblico, ma custodito quasi privatamente in una nicchia a lato destro dell'altare maggiore. Solo nel 1686 viene costruita nel lato sinistro della chiesa una piccola cappella con un altare ove si trasloca la sacra reliquia e viene introdotta la festa liturgica del 6 agosto, giorno della Trasfigurazione del Signore.
Un evento negativo porta ad un forte incremento del culto al Volto Santo. Il 1700 inizia con un lustro di forti terremoti che scuotono incessantemente l'Umbria, l'Abruzzo e il Sannio. P. Bonifacio da Ascoli dal 1703 espone più volte il Volto Santo alla pubblica venerazione. Si comincia a pensare ad una processione che porti il sacro velo all'interno delle mura, il che ha inizio nel 1712, la seconda domenica di Maggio.
La processione pone un problema di sicurezza. Per proteggere meglio il sacro velo, P. Bonifacio di Ascoli nel 1703 vuol cambiare i vetri, così pure, nel 1714, P. Antonio da Poschiano, oltre i vetri, vuol impreziosire il tutto con una cornice in argento. In ambedue i casi, separati i vetri, l'immagine di Cristo svanisce, tornando a risplendere solo quando tutto viene riportato allo stato preesistente.
Nel 1750, per evitare la coincidenza con la festa di S. Giustino, patrono di Chieti, la processione viene posticipata alla terza domenica di Maggio, data che resterà fino ad oggi.
* voltosanto@tiscali.it
: www.voltosanto.it
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