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Sagra del taratatà
Casteltermini (AG)
Quarta domenica di maggio
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Tradizione di origine musulmana con cui viene celebrata la croce paleocristiana custodita nella Chiesa di Santa Croce. Il Taratatà non è altro che il rullo del tamburo saraceno che accompagna la processione. Narra una leggenda che una vacca che stava pascolando, fu vista genuflettersi più volte in corrispondenza di un determinato luogo. Incuriositi, i pastori scavarono il terreno e vi trovarono una croce di legno decorata con scritte in latino, che furono interpretate come omaggio ai martiri giustiziati durante le persecuzioni ordinate dall'imperatore Decio. In ricordo di questo avvenimento si tiene una processione alla quale prendono parte uomini a cavallo indossanti costumi secenteschi. Sfilano quattro gruppi: i celibi, i borghesi, i pecorai e i bordonari (mulattieri). In onda al corteo si muove il gruppo dei taratatà, circa quaranta giovani che impersonano altrettanti arabi i quali si sarebbero convertiti al cattolicesimo in seguito a un evento prodigioso. I giovani eseguono danze coreografiche, incrociando e battendo le loro sciabole in un combattimento simulato scandito dal suono di tamburi, nel corso del quale si concedono un antico carro trainato da buoi su cui è posta la copia della santa Croce. Indossano una tunica bianca sorretta ai fianchi da un cordone colorato, larghi pantaloni sempre bianchi stretti alla caviglia con le calze e portano un copricapo a forma di turbante ricoperto di fiori.
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Festa dei Giudei
San Fratello (ME)
Venerdì Santo
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Commemorazione pagana del Venerdì Santo, è una delle manifestazioni più seguite della Sicilia, che perde le proprie origini nella notte dei tempi. Irriconoscibili dentro i loro costumi pittoreschi, accompagnati dal suono stridulo dei loro strumenti, i Giudei festeggiano la morte di Cristo, disturbando la processione religiosa che commemora la Passione di Gesù.
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Festa di li Schietti
Terrasini (PA)
Domenica di Pasqua
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Gli schietti sono i celibi del paese che il giorno di Pasqua si misurano in una singolare gara consistente nell'alzare al cielo, con un braccio solo, un albero d'arancio del peso di circa 50 chili con un adorno di ninnoli e nastri colorati. L'albero viene portato in giro per il paese e si ferma per la prova di forza sotto casa delle "zite" le fidanzate.
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Festa della SS Maria del Soccorso
Castellammare del Golfo (TP)
19 Agosto
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Il 13 luglio 1718 un bastimento da carico spagnolo, inseguito da cinque navi inglesi, viene a rifugiarsi sotto il castello dove trovano però resistenza e quindi rispondono all'attacco facendo fuoco con la loro artiglieria. Il popolo impaurito chiede aiuto alla Patrona e abbandona le case e la città, e mentre si disperdono nelle campagne cercando scampo, malgrado i colpi dell'artiglieria inglese, nessuno riporta alcun danno. Ma ad un tratto, con meraviglia di tutti, dal monte delle Scale appare la Madonna vestita di bianco seguita da una schiera di angeli, anch'essi in veste bianca, che scendono verso la Marina. Questa visione spaventa gli inglesi che abbandonano il nostro mare dirigendosi verso altri porti.
La manifestazione rievoca questi fatti con l'ausilio di luci, suoni, visioni ed effetti pirotecnici, studiati ed ideati per i luoghi e lo scenario del Golfo di Castellammare. L'idea chiave è quella di rappresentare scenicamente i momenti del bombardamento della marina inglese, commentato vocalmente e con adeguato sottofondo. Successivamente, musiche suggestive introdurranno l'apparizione dell'immagine della Madonna del Soccorso, creando un'atmosfera di grande intensità mistica. Particolarmente efficaci risulteranno gli effetti pirotecnici: fontane di fuoco danzeranno tra il mare e il cielo. Seguirà la tradizionale processione a mare del simulacro di Maria Santissima del Soccorso, accompagnata da innumerevoli imbarcazioni. La gioia esploderà con un concerto per musiche e fuochi d'artificio.
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