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Palio dei Micci
Querceta (LU)

Prima domenica di maggio

Non è soltanto una corsa di asini, ma è tutto un riecheggiare le feste che i Medici solevano tenere quando venivano in villeggiatura a Querceta. Il paese, diviso in otto contrade, rivive così lo splendore dell'epoca medicea e i rioni partecipano al corteo indossando ricchi costumi rinascimentali, alcuni anche barbareschi, come quelli della contrada Ponte. Sfilano oltre un migliaio di figuranti che vestono i panne di dame e cavalieri, armigeri e paggi, sbandieratori e musici. Tutti procedono con portamento fiero evocando, come in un affresco, i colori e le atmosfere del tempo. Essi impersonano personaggi storici e realmente esistiti, ma anche figure di fantasia come un tal Eriberto Bindi, detto "lo stanco", creato dalla penna dello scrittore Silvano Alssandrini.
Vengono anche inscenati bozzetti a soggetto, sul filo dell'antico teatro popolare dei Maggi.
Nel campo sportivo si svolge l'accesa e divertente gara dei recalcitranti micci, asini e non cavalli, cavalcati a pelo e spronati freneticamente dai loro cavalieri per costringerli a un'andatura per loro del tutto naturale



Luminara di Santa Croce
Lucca (LU)

13 settembre

Ricorda la traslazione del "Volto santo", uno splendido crocefisso ligneo dell'XI secolo. Esso però, secondo un'antica narrazione, sarebbe stato colpito dal discepolo segreto di Gesù, Nicodemo, a eccezione del volto, che invece sarebbe opera di un angelo. Nicodemo poi, sentendo prossima la fine, lo affidò a un cristiano che lo nascose nella sua casa. Nel 742 giunse in Palestina, allora occupata dai musulmani, il vescovo Gualfredo al quale un angelo rivelò in sogno la collocazione dell'immagine. Il prelato riuscì a impossessarsene e ad affidarla a una barca priva di vela e di equipaggio, affinchè la Provvidenza la trasportasse in terra cristiana. Dopo un lungo vagare il battello giunse a Luni, e da qua infine fu portato a Lucca, dove fu oggetto di devota venerazione e dove si istituì una processione alla quale prendevano parte tutti i maschi della città. Ancora oggi dalla chiesa di San Frediano parte una processione al lume di torce che, seguendo l'antico percorso della Croce, giunge al Duomo di San Martino, mentre la città è illuminata da migliaia di lumini di cera. Alla processione partecipano figuranti in costume, autorità civili e militari, confraternite e delegazioni di altri comuni toscani, e tutti insieme formano un fiume di luci e fiaccole. Al Volto santo è legata una graziosa leggenda ripresa da un trovatore francese del XIII secolo: narra di un giullare che volle offrire alla sacra immagine il frutto migliore della sua arte, esibendosi davanti a essa nei suoi giochi di prestigio. In cambio la sacra immagine gli offrì una sua preziosa pianella.


Carnevale di Viareggio
Viareggio (LU)

Martedì grasso, le 3 domeniche precedenti e la domenica successiva.

Uno dei carnevali più famosi al mondo per i suoi carri allegorici di estremo fascino ed allegria frutto del lavoro dei maestri della cartapesta viareggini, considerati i più bravi al mondo.

: www.ilcarnevale.com

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