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Palio dei Ciuchi
Asciano (SI)
Seconda domenica di settembre
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Sette contrade (Corso, Piazza del Grano, Corona, Prato, Pergola, Tranquilla e Stazione) si sfidano in sella a ciuchi vivacissimi. Inoltre cortei con figuranti in costume, sfilate di sbandieratori e rappresentazioni riportano in vita scene della realtà medievale. Come ogni seconda domenica del mese si svolge anche il Mercatino delle Crete, con la vendita e l’esposizione di olio, miele, prodotti biologici e di artigianato locale.
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Bravìo delle Botti
Montepulciano (SI)
Ultima Domenica di Agosto
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La gara consiste in una corsa di circa due chilometri lungo le ripide vie della città, spingendo una grossa botte. Una gara di abilità e di potenza tra gli "spingitori", in un clima di sereno antagonismo tra contrade. La mattina della festa, le Contrade si riuniscono in Piazza Grande per assistere all'estrazione dell'ordine di partenza e di sfilata. Seguono la Sbandierata e la Marchiatura delle Botti.
Alle 12 si svolge la S. Messa, durante la quale il Vescovo impartisce la benedizione alle Contrade, agli spingitori e alle botti.
Si ritorna nelle Contrade per il pranzo, e poi ci si ritrova nel pomeriggio per la Sfilata Storica lungo le vie cittadine: un'orgia di colori con personaggi in costume d'epoca e sbandieratori.
Alle 19 inizia la gara, tra l'entusiasmo di tutti i Poliziani che incoraggiano gli spingitori della propria Contrada lungo le faticose salite della città. Alla Contrada vincitrice viene poi consegnato il panno detto bravìo.
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Ferie delle Messi I Cavalieri di Santa Fina
San Gimignano (SI)
Terzo fine settimana di Giugno
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Il gruppo dei cavalieri, riferendosi a documenti del XIII secolo, che comprovano la partecipazione di cavalieri sangimignanesi alle battaglie di Montaperti (1260) e di Campaldino (1289), ha voluto riproporre alcuni aspetti della tradizione cavalleresca, riportando in vita anche le quattro storiche contrade si San Giovanni, Piazza, Castello e San Matteo. Il nome di "I Cavalieri di Santa fina" onora Fina dei Ciardi, la giovinetta morta in odore di santità il 12 marzo 1253 e diventata compatrona della città.
: www.sangimignano.com/sgifina.htm
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Palio di Siena
Siena (SI)
2 luglio e 16 agosto
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Si narra che durante l'assedio di Siena un soldato fiorentino ruppe con il suo archibugio la statua della Madonna nel rione di Provenzano. Fu così che i Senesi decisero di dedicare alla Madonna una chiesa e di correre il palio il 2 luglio dedicandolo alla vergine Maria di Provenzano. Quello del 16 agosto, dedicato all'assunta, si disputava già dal XIV secolo. Il palio segue un secolare rituale segnato dalla scelta dei cavalli, dalle prove, dalle cene propiziatorie, dalla benedizione dei cavalli. Il corteo storico precede la corsa del Palio come solenne coreografia civica, storica e trionfale. Nella sua forma odierna è una raffigurazione commemorativa delle istituzioni, dei costumi e della grandezza dell'antica Repubblica Senese, con speciale riguardo per le Contrade, che ne formano la parte principale con i loro gruppi di monturati detti Comparse. Il più celebre Palio del mondo ha origini lontane e leggendarie, rifacendosi ai giochi equestri degli etruschi, poi perpetuati nei cortei cavallereschi che per tutto il medioevo si svolgevano in ogni comunità di una qualche importanza. Esso mantiene tuttora quasi intatta la passionalità delle zuffe medievali e si svolge due volte l'anno: il 2 luglio (dedicato alla Madonna di Provenzano) e il 16 agosto (Palio dell'Assunta) e ha per teatro la splendida scenografia offerta da piazza del Campo. Vi prendono parte dieci delle diciassette contrade cittadine scelte con il seguente meccanismo: hanno diritto a gareggiare le sette escluse la volta precedente, più altre tre estratte a sorteggio. Tre giorni innanzi la gara si svolge la "tratta", la presentazione dei cavalli, seguono prove per saggiare il percorso. La sera della vigilia le contrade che hanno acquisito il diritto a correre organizzano benauguranti e rumorose cene all'aperto. Al fastoso corteo storico che precede la gara prendono parte quattordici gruppi, per un totale di circa seicento figuranti, che sfilano fra i rulli dei tamburi, gli squilli delle chiarine e il volteggiare armonioso degli stendardi. I fantini, induriti mercenari che corrono "a pelo", sono ingaggiati a suon di milioni dalle contrade, che svolgono altresì tutta una serie di rituali propiziatori e contrattazioni segrete protese, se possibile, a guadagnare l'ambitissimo Palio, in alternativa a impedire la vittoria delle contrade "nemiche". Complesso è anche il cerimoniale della partenza, guidato da un mossiere, ma in realtà determinato dalla decima contrada dello schieramento, che ha la possibilità di entrare "di rincorsa", e nei confronti della quale il mossiere ha solo diritto di veto. Una volta dato il via, sempre precario e in cui la tensione sale alle stelle, i fantini si lanciano al galoppo per compiere tre giri della piazza. La gara dura solamente un'ottantina di secondi, durante i quali succede di tutto: le nerbate volano da un cavallo all'altro e perfino da un fantino all'altro. Ognuno può ostacolare gli avversari ponendosi loro davanti o spingendoli verso le transenne. Se qualche fantino cade rovinosamente, il cavallo può proseguire e vincere "scosso". Il vincitore è accolto da una folla di contradaioli festanti, il Palio (cencio, per i senesi) è portato in chiesa dove si officia un tumultuoso Te Deum di ringraziamento e tutto culmina a settembre con un grande corteo in cui sfilano cavallo e fantino vittoriosi, notabili e popolani che portano cartelli di scherno per gli sconfitti, rudimentali carri allegorici e gruppi di persone ebbre e festanti. La contrada vincente organizza una cena della vittoria alla quale prendono parte centinaia o perfino migliaia di commensali, e i festeggiamenti, assieme ai preparativi per le future corse, durano ancora a lungo perché, come si usa dire, "il Palio si corre tutto l'anno".
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Sagra del tordo
Montalcino (SI)
Ultima domenica di ottobre
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Fu al tempo di Cosimo I de' Medici, nel XVI secolo, che si decise di istituire una sagra per offrire alla signora di Fortezza i prodotti della terra e la selvaggina cacciata nei vicini boschi. Da allora un corteo di 150 persone, paggi e dame, arcieri e trombettieri in costumi trecenteschi accompagna la delegazione che porta i doni. Nel pomeriggio poi si disputa una gara di tiro con l'arco sul piazzale antistante la Rocca eretta dai senesi nel 1361. I quattro quartieri della cittadina si disputano la freccia d'argento (ma ogni dieci anni essa è d'oro) messa in palio, mirando alle sagome di cinghiale celate in un fitto boschetto. Gli arcieri sono due per quartiere e hanno a disposizione ciascuno quindici frecce. L'emozione della gara fa dimenticare che gli archi sono moderni strumenti in fibra di vetro e che i cinghiali sono confezionati con la juta. Segue una degustazione degli straordinari vini locali, famosi in tutto il mondo, accompagnati da bruschette, tordi allo spiedo, donzelline (pasta di pane lievitata e fritta) e caciotte. Dame e cavalieri danzano poi il trescone e altre antiche danze popolari fino a tarda notte.
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Bruscello
Montepulciano (SI)
14 e 15 agosto
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Il bruscello è uno spettacolo di teatro cantato che si ispira a una forma drammatica d'origine contadina. Anticamente si rappresentava nelle aie e nei cortili, oppure nelle piazze in occasione di fiere e feste. A Montepulciano oggi ciò avviene nella piazza Grande, sull'ampia scalinata della cattedrale. Il nome deriva con ogni probabilità da "arboscello", il ramo fiorito che un tempo era l'insegna delle cerimonie propiziatorie primaverili della fertilità e intorno al quale ancora oggi si svolge l'azione. La rappresentanza tratta di argomenti di contenuto religioso o cavalleresco, oppure ancora si ispira a leggende locali. Il tutto è recitato e cantato in ottave ariostesche e vediamo così agire Pia de' Tolomei, Ghino di Tacco, Guerrino il Meschino o la sventurata Genoveffa del Brabante. Testi, musica e regia mutano ogni anno e sono appositamente preparati da gruppi di concittadini i quali poi, indossano costumi d'epoca, interpretano i ruoli di attori, di comparse e di musici.
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Monteriggioni di Torri si Corona
Monteriggioni (SI)
Metà di luglio
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Festa medievale in costume. Per l’occasione tutti gli abitanti si vestono con abiti dell’epoca ed interpretano il loro personaggio: il contadino, il mercante, il soldato, il balestriere, il frate, il giocoliere, così da rendere la vita del borgo più vera.
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Il Sabato del Vignale
Relais Vignale - Via Pianigiani, 9 Radda in Chianti (SI)
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Incontri all'insegna della cultura e dell'enogastronomia in collaborazione con Slow Food Chianti.
Tra settembre ed ottobre, quando il Chianti si tinge di mille colori ed i toni del verde lasciano il campo a quelli del giallo e del rosso in tutte le loro sfumature, quando l’afa della canicola lascia spazio ad un’aria più frizzante, al Relais Il Vignale, luogo tradizionale di vacanze all’insegna del paesaggio, dell’arte e della cultura del Chianti oltreché della buona cucina e del buon vino, abbiamo organizzato, con il contributo di Slow Food, Condotta del Chianti, alcuni incontri a carattere culturale ed enogastronomico per rendere più leggera la nostalgia dell’estate e per prepararci al calore dell’autunno ed ai rigori dell’inverno. Si parlerà di libri e di cultura e, al termine di ogni incontro la bocca dei partecipanti non rimarrà “asciutta”, ma sarà deliziata da un ricco ed originale buffet innaffiato con i vini dell'Azienda Agricola San Donato in Perano.
CALENDARIO
SABATO 23 SETTEMBRE 2006
Ore 17,30
Incontro con lo scrittore tedesco/triestino
VEIT HEINICHEN,
il “Camilleri tedesco”, che ci parlerà dei suoi libri e della sua Trieste
A seguire rinfresco offerto dal Vignale
SABATO 7 OTTOBRE 2006
Ore 17,30
Incontro con il Prof.
GIORGIO CELLI
dell’Università di Bologna
Il più famoso entomologo italiano si confronterà con le tematiche della vite e del vino
A seguire rinfresco offerto dal Vignale
SABATO 21 OTTOBRE 2006
Ore 17,30
Incontro con il giornalista/scrittore
DAVIDE PAOLINI
che presenterà il suo ultimo libro “La geografia emozionale del Gastronauta”
A seguire rinfresco offerto dal Vignale
Partecipazione libera su prenotazione
Con il patrocinio del Touring Club Italiano e del Comune di Radda in Chianti
Leggi il Programma 2006
* vignale@vignale.it: www.vignale.it
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