Visualizza Tutto
Musei & Monumenti
Sagre & Tradizioni
 
CONTATTACI 
FORUM 
PREFERITI 
HOME PAGE 
     DATI TERRITORIO     ACQUAPENDENTE  VT 
 Regione: Lazio   Provincia: Viterbo 
 Popolazione: 5.788   Altitudine: 420 metri slm  Zona Climatica: E
  Latitudine: 42° 44' 30" N    Longitudine: 11° 52' 04" E 
 
     MUSEI & MONUMENTI     ACQUAPENDENTE  VT 

Museo Natualistico del Fiore
Museo Natualistico del Fiore
Riserva Naturale Monte Rufeno- Torre Alfina
Acquapendente (VT)
La collezione museale è allestita nel casale Giardino, recentemente ristrutturato. Divisa in sei sezioni tematiche, documenta la ricchezza floristica del patrimonio ambientale locale e illustra i rapporti che nella zona di Rufeno, al confine con l'umbria, legano il mondo vegetale a quello animale.

Orario Estate: festività, prefestività 10.00-13.00, 15.30-19.30 Inverno: festività, prefestività 10.00-13.00, 13.30-16.30 Visitabile anche su richiesta

Informazioni: 
( 0763733442-0763733642 FAX 0763711215


     SAGRE & TRADIZIONI     ACQUAPENDENTE  VT 
Festa della Madonna del Fiore
Festa della Madonna del Fiore
Acquapendente (VT)

Metà Maggio

Il giorno della festa, nella piazza antistante la cattedrale, si espongono una dozzina di grandi quadri chiamati pugnaloni. Si tratta di pannelli ampi una decina di metri quadrati composti di fiori, erbe, foglie. La tradizione risalirebbe al 1166, epoca in cui Acquapendente faceva parte del marchesato della Toscana governato da un tirannico nipote di Federico Barbarossa, Guelfo VI. Si narra che un giorno due contadini, mentre stavano recandosi al lavoro, videro un ciliegio secco e che uno dei due disse all'altro:"Vedi, è più facile che questo albero fiorisca piuttosto che l'usurpatore se ne vada dal nostro paese". Per intervento della Madonna poco dopo il ciliegio mise le prime gemme e fiorì, i due allora corsero in paese ad annunciare il prodigio. Naturalmente l'avvenimento infuse un improvviso coraggio e stimolò la rivolta dei contadini e tutti impugnarono i loro arnesi da lavoro, tra cui i pungoli, strumenti che servivano a pulire la lama dell'aratro, ma anche incitare i buoi.
Con queste primitive ma efficaci armi (e con l'aiuto inviato da papa Alessandro III) riuscirono a scacciare l'oppressore. In seguito con il legno di quel ciliegio fu scolpita una statua e fu istituita una solenne processione, nel corso della quale i paesani portavano i pungoli addobbati con fiori e foglie. Nei secoli quelle insegne si sono trasformate negli attuali pugnaloni e oggi i giovani fanno a gara per realizzare il pannello più bello. Ogni contrada s'impegna a raccogliere i fiori e altri vegetali e si cerca di ottenere il migliore effetto cromatico. Anche i bambini si cimentano nel costruire i loro pannelli, più piccoli e graziosamente ingenui. La mattina della festa i pannelli sono esposti e tutti li ammirano e giudicano, mentre la banda suona allegre marcette. Una giuria si incaricherà poi di premiare i vincitori con un Palio e con il diritto di essere esposti all'indietro della cattedrale fino all'anno seguente.



Trovati: 2