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     DATI TERRITORIO     AREZZO  AR 
 Regione: Toscana   Provincia: Arezzo 
 Popolazione: 91.589   Altitudine: 296 metri slm  Zona Climatica: E
  Latitudine: 43° 27' 43" N    Longitudine: 11° 52' 46" E 
 
     RISTORAZIONE     AREZZO  AR 
Antica Osteria l'Agania
Via Mazzini, 10
Arezzo (AR)
( 0575/295381  FAX 0575/295381 

Chiuso il lunedì
     MUSEI & MONUMENTI     AREZZO  AR 

Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate
Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate
Via Margaritone 10
Arezzo (AR)
Il museo, con sede nell'ex monastero di San Bernardo, formatosi principalmente grazie a donazioni e acquisizioni da privati tra Settecento e Ottocento, offre una vasta documentazione della cultura aretina di età preistorica, etrusca e romana. I pezzi di maggior pregio della raccolta sono un cratere di Euphronios raffigurante Ercole che combatte le amazzoni (5500 a.C.), un'anfora con il ratto di Ippodamia della scuola di Meldias, ceramiche dall'epoca villanoviana all'etrusca e soprattutto la celebre collezione di vasellame di epoca romana in ceramica ricoperta da una vernice color corallo e perciò detta dei vasi corallini (I secolo a.C.-I d.C.)

Orario Lunedì-sabato 9.00-14.00; domenica 9.00-13.00

Informazioni: ( 057520882



Galleria Comunale di Arte Contemporanea
Galleria Comunale di Arte Contemporanea
Via Montetini 8
Arezzo (AR)
Costituito dal Comune di Arezzo nel 1962 e in attesa di una sistemazione definitiva nella sede in San Francesco, il museo, che attualmente ha sede in palazzo Sabatini, contiene una ricca collezione di dipinti e opere grafiche della seconda metà del Novecento, soprattutto di artisti italiani tra le due guerre (L. Castellani, Maccani, Levi, Paulucci), degli anni Cinquanta-Settanta (Davico, Garino, Coppola, Levi Montalcini), della "Nuova figurazione" anni Sessanta (Berni, Vacchi, Vespignani) fino agli anni Ottanta-Novanta (S.Cardinali, Gadaleta, Habicher, Golba, G.Sani).

Informazioni: 
( 0575377258 FAX 0575377251



Museo Diocesano di Arte Sacra
Museo Diocesano di Arte Sacra
Piazzetta dietro il Duomo 17
Arezzo (AR)
Istituito nel 1950 per raccogliere le numerose opere provenienti dal duomo e da altre chiese della diocesi, presenta pregevoli oggetti d'arte datati dal XIV al XVIII secolo, tele e sculture di scuola toscana, manufatti di oreficeria sacra, paramenti, coralli e libri liturgici. Di particolare importanza, tre crocifissi lignei del Duecento, gli affreschi staccati di Spirello Aretino Annunciazione e Madonna in trono con Santi, una tavola trecentesca di Andrea Nerio e opere di Bartolomeo della Gatta (Madonna in trono tra i Santi Fabiano e Sebastiano) e Giorgio Vasari (stendardi col Battesimo di Cristo e con la Predicazione di San Giovanni).

Orario Giovedì, venerdì e sabato 10.00-12.00. Visitabile anche a richiesta

Informazioni: 
( 057523991 FAX 0575353622



Museo di Casa Vasari
Via XX Settembre 55
Arezzo (AR)
Il museo, istituito nella casa che fu di Giorgio Vasari dal 1540 e da lui decorata, acquistata nel 1911 dallo Stato e aperta al pubblico nel 1955, raccoglie oltre agli affreschi e ai dipinti del Vasari anche un gruppo di opere di maestri toscani del XVI e XVII secolo. L'annesso archivio conserva documenti di alto valore storico, tra cui lettere autografe di Michelangelo, Cosimo I, Pio V e Francesco de'Medici.

Orario Lunedì-sabato 9.00-19.00; domenica, festività 9.00-13.00

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: 
( 0575300301 - 0575377258 FAX 0575299850



Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna
Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna
Via San Lorentino 8
Arezzo (AR)
Il museo ha sede dal 1958 nel rinascimentale palazzo Bruni-Ciocchi, detto della Dogana, con cortile quattrocentesco attribuito a Bernardo Rossellino. Conserva un'importante raccolta di maioliche dal Medioevo ai tempi moderni, tra le quali spiccano un bacile cinquecentesco raffigurato San Matteo e una fiasca cinese del Trecento. Molti i dipinti, che abbracciarono un periodo compreso tra XIII e XIX secolo, con opere di Parri di Spinello, Luca Signorelli, Giorgio Vasari, Ludovico Carracci. I macchiaioli toscani sono rappresentati con quadri di Adriano Cecioni, Giovanni Fattori e Telemaco Signorini.

Orario Lunedì-sabato 9.00-19.00; domenica 9.00-13.30

Informazioni: 
( 0575300301 FAX 0575299850


     PRODUTTORI & ARTIGIANI     AREZZO  AR 
Poggiolini
Pasta Fresca

Via F.lli Lumiere, 90
52100 Arezzo (AR)
( 0575/380122  FAX 0575/383361 
* pasta@poggiolini.it
: www.poggiolini.it

Oltre alla produzione di pasta classica, come ravioli, tortellini, gnocchi, tagliatelle, viene prodotta anche una vasta gamma di prodotti legati alla tradizione della nostra terra: pici, cappelli d’alpino, spaghetti alla chitarra, nuove tentazioni ed accostamenti come: gnocchi al farro, ravioli alle rape rosse, alle castagne, al pecorino, tali da soddisfare anche i alti più esigenti.
     MERCATINI     AREZZO  AR 
Arezzo (AR)
La parte antica della città

La 1°domenica e sabato antecedente 

Informazioni:
( 0575/906667
     SAGRE & TRADIZIONI     AREZZO  AR 
Giostra del Saracino
Arezzo (AR)

Penultimo sabato di Giugno e prima domenica di Settembre

Buratto, simulacro di un imponente Re delle Indie, è dai tempi più remoti il protagonista della Giostra del Saracino. Contro di lui si scagliano i "campioni" delle quattro Porte e contro di lui si infrangono sovente le speranze di vittoria. Reca sul braccio sinistro lo scudo con la targa da colpire; si difende per mezzo di un flagello (mazzafrusto), impugnato con la destra, costituito da tre palle di cuoio del peso di 250 grammi ciascuna, sostenute da corde lunghe un metro. Appena colpito, il Saracino ruota su se stesso e protende la sua arma per colpire il giostratore sulle spalle.

La piazza Grande, delimitata da un portico vasariano, da un'abside romanica e da una torre medievale, è il terreno di gara in cui risuona l'antico grido di guerra "Arezzo a san Donato!" (il patrono della città) gridato da centinaia di arcieri. Segue un gioco d'armi praticato già dal Duecento, quando Arezzo rivaleggiava alla pari con Firenze e Siena e i cittadini usavano allenarsi all'esercizio bellico torneando contro un fantoccio che raffigurava un guerriero saraceno. Questi, imperniato su un palo, attende l'assalto brandendo uno scudo e un "mazzafrusto", che anticamente era munito di palle di piombo, ma che oggigiorno è reso inoffensivo. I cavalieri che "corrono la lancia" indossano antichi costumi e sono in tutto otto, due per ogni contrada. A turno, tra il rullare dei tamburi e gli squilli delle chiarine, si lanciano al galoppo contro l'arcigno fantoccio e cercano di centrarne lo scudo evitando nello stesso tempo di essere a loro volta colpiti dalle palle che sono messe in movimento dal colpo ricevuto.
Un maestro di campo e una giuria seguono con attenzione i competitori e poi assegnano il premio al quartiere i cui cavalieri sono stati i più abili, mentre per fortuna i più maldestri non devono più assoggettarsi al pagamento del riscatto che un tempo era loro chiesto, anche se non è cambiato il dileggio popolare che li colpisce. La giostra è preceduta da un complesso cerimoniale che inizia il mattino con la lettura del bando in piazza del Comune. Segue un variopinto corteo composto di centinaia di figuranti in costumi trecenteschi e di una trentina di cavalli che sfilano al suono dell'Inno del Saracino.
Nel pomeriggio dopo la benedizione delle armi, comincia l'esibizione degli sbandieratori e la lettura della disfida, seguono alcune evoluzioni equestri e infine la giostra, il cui premio è rappresentato da una lancia dorata realizzata appositamente da un intagliatore aretino.


* giostradelsaracino@comune.arezzo.it
: www.lagiostradelsaracino.it

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