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DATI TERRITORIO
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FAENZA
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RA
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Regione: Emilia Romagna
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Provincia: Ravenna
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Popolazione: 53.641
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Altitudine: 35 metri slm
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Zona Climatica: E
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Latitudine: 44° 17' 13" N
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Longitudine: 11° 52' 52" E
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PERNOTTAMENTO
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FAENZA
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Ca' San Giovanni
Via Tebano, 42
48018 Faenza (RA)
( 0546/47101 328/0030807 FAX 0546/47101
* montanari.bioagri@libero.it
Agriturismo - Agricoltura Biologica - Fattoria Didattica
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RISTORAZIONE
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FAENZA
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Ristorante "Sapori di Romagna"
Via San Silvestro, 171
48018 Faenza (RA)
( 0546/46700
La cucina è incentrata sulla tradizione e questo lo rende il luogo ideale per chi vuole gustare i piatti tipici della zona. Aperto tutto l'anno. Coperti:200 - Saletta separata - Parcheggio privato - Carte di credito: tutte
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MUSEI & MONUMENTI
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FAENZA
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Pinacoteca Comunale
Via Santa Maria dell'Angelo 1 Faenza (RA)
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Ubicata dal 1877 nell'ex collegio dei Gesuiti, l'importante pinacoteca è ricca di numerosi e pregevoli esemplari dell'arte romagnola tra Quattrocento e Cinquecento (Madonna col bambino, terracotta di Alfonzo Lombardi; Madonna col Bambino e i Santi Michele e Andrea, tavola di Marco Palmezzano). Si segnalano inoltre un San Girolamo di Donatello e allievi, un busto in marmo di Carrara raffigurante San Giovannino di Antonio Rossellino, la tela Fiori e frutti attribuita a Francesco Guardi, Ritratto di prelato del Domenicchio, Autoritratto di Gaspare Landi e, tra i moderni, sculture di Auguste Rodin.
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Informazioni: ( 0546660799 FAX 0546691679
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Museo Civico di Scienze Naturali
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Museo Civico di Scienze Naturali
Via Medaglie d'Oro 51 Faenza (RA)
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Le sezioni di ornitologia e di entomologia conservano circa 2000 uccelli e 80.000 insetti, testimonianza del panorama biologico dell'area romagnola. All'interno della sezione di paleontologia il pezzo di maggiore interesse è un cranio di Mammuthus meridionalis, rinvenuto nel corso di scavi nelle colline faentine.
Orario Visitabile a richiesta
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 0546662425
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Museo Internazionale delle Ceramiche
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Museo Internazionale delle Ceramiche
Viale Baccarini 19 Faenza (RA)
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Fu fondato nel 1908 da Gaetano Ballardini e, notevolmente danneggiato durante l'ultimo conflitto bellico, venne ricostruito dallo stesso Ballardini. Il museo, di proprietà civica, espone ceramiche, maioliche e terraglie faentine dal XII al XVI secolo e prodotti ceramici di manifatture italiane ed europee dal Medioevo al Novecento. La sezione internazionale raccoglie ceramiche precolombiane, dell'Estremo e del Medio Oriente. Di rilievo, e quasi unica in Italia, è la sezione delle ceramiche popolari e devozionali. Pregevoli anche i materiali ceramici provenienti da scavi effettuati nel territorio faentino e nella media Romagna risalenti alla preistoria e all'età classica. Di indubbio interesse è, infine, la raccolta di ceramiche contemporanee con opere, tra gli altri, di Marc Chagall, Henry Matisse, Pablo Picasso, Fernand Léger, Arturo Martini, Lucio Fontana. Nel museo ha sede l'Istituto statale d'Arte per la ceramica.
Chiuso lunedì Orario Aprile-ottobre: martedì-sabato 9.00-19.00; domenica 9.30-13.00, 15.00-19.00. Novembre-marzo: martedì-venerdì 9.00-13.30; sabato, domenica 9.30-13.00, 15.00-18.00
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Informazioni: ( 0546054621240 FAX 054627141
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Museo Torricelliano
Corso Garibaldi 2 Faenza (RA)
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L'Accademia torricelliana fu fondata nel 1947 e ha sede presso l'ex convento dei Servi. Ospita il museo con una raccolta di strumenti scientifici, documenti, memorie e autografi di Evangelista Torricelli (1608-1647), l'illustre faentino a cui si deve l'invenzione del barometro.
Orario Mercoledì 10.00-12.00. Visitabile anche a richiesta
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 054625499
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Istituto Culturale La Bendandiana
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Istituto Culturale La Bendandiana
Via Manara 17 Faenza (RA)
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Nell'abitazione del faentino Raffaele Bendandi (1893-1979), uno dei pionieri della sismologia italiana, è stato allestito un piccolo museo che ricorda l'attività di ricerca dell'illustre studioso. Nelle bacheche del primo piano sono conservate quattro tabelle sismologiche e diverse pubblicazioni, tra cui alcuni numeri della rivista Cielo e terra, diretta dallo stesso Bendandi.
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Informazioni: ( 054629473
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SAGRE & TRADIZIONI
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FAENZA
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RA
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Palio del Niballo
Faenza (RA)
Terza e quarta domenica di giugno
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Nel 1080 Faenza, in lotta con Ravenna, fu minacciata d'assedio dai ravennati. Nel dubbio che le loro forze fossero sufficienti a respingere l'attacco, i faentini cercarono aiuto e lo trovarono presso il conte di Vitry, che s'impegnò a inviare rinforzi nel caso in cui i ravennati avessero dato corso alla loro minaccia. Fu così che quando questi si accamparono al di là del fiume Lamone, giunsero i cavalieri francesi guidati dal conte. Sconfitti i nemici, i faentini offrirono al gentiluomo le chiavi della loro città, ma questi rifiutò e ripartì dopo aver donato alla comunità due stendardi. Da allora i cittadini ricordano la sua generosità con l'istituzione di un Palio. Alla manifestazione partecipano i cavalieri dei cinque rioni, che la terza domenica di giugno giurano nelle mani del magistrato impegnandosi a correre il Palio secondo i codici d'onore e di lealtà della cavalleria. Segue poi la gara degli sbandieratori. Durante la settimana i rioni organizzano allegri incontri gastronomici. La domenica successiva si corre il Palio, preceduto da un corteo storico che muove la piazza del Popolo e giunge fino allo stadio comunale. L'ordine di marcia si stabilisce in base alla classifica dell'anno precedente e la sfilata è preceduta dal gruppo municipale con il gonfalone che scorta i premi della gara: il Palio (un drappo rosso ricamato) per il vincitore, una porchetta per il secondo, un gallo e dell'aglio per il terzo rione classificato. I cavalieri a coppie si lanciano verso il Niballo, di cui devono colpire con la punta della lancia (lunga quasi tre metri) la mano su cui è sistemato un bersaglio di soli otto centimetri di diametro. Niballo è la contrazione di Annibale, nome mitico di un re moro con cui si usa chiamare il bersaglio. Si corrono in tutto venti tornate, poiché ogni cavaliere deve sfidare tutti gli avversari. I cavalieri devono percorrere due tracciati opposti a forma di ferro di cavallo per poi incontrarsi a metà strada, dove è posto il Niballo. Il primo che riuscirà a colpirlo si aggiudicherà uno scudo con i colori del rione perdente e naturalmente il vincitore sarà chi avrà conquistato il maggior numero di scudi.
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