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SAGRE & TRADIZIONI
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FIRENZE
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Calcio Storico Fiorentino
Firenze (FI)
24 giugno e la domenica successiva
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Attualmente il Calcio Storico Fiorentino, e' piu' di una affascinante e spettacolare manifestazione a livello mondiale. E' una grande rievocazione storica che anima una tradizione locale contribuendo a tenere vivo, anche in clima moderno, il carattere fiero della citta', conservando l'antico volto di Firenze contro le inevitabili ingiurie del tempo, degli uomini e dei mutati costumi. Dal 1930, salvo il periodo bellico, si svolgono puntualmente fra le secolari mura cittadine le sfide fra i giocatori (calcianti) dei quattro Quartieri storici di Firenze: i Bianchi di Santo Spirito, gli Azzurri di Santa Croce, i Rossi di Santa Maria Novella e i Verdi di San Giovanni, nell’incomparabile scenario di Piazza Santa Croce. Tre (due eliminatorie e la finale) sono le partite che tuttora si svolgono nel mese di giugno a Firenze in occasione degli annuali festeggiamenti del Santo Patrono nell’incomparabile scenario di Piazza Santa Croce, e vogliono idealmente ricollegarsi a quella famosa del 1530.
* calciostorico@comune.fi.it : www.globeit.it/caf
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Festa della Rificolona
Firenze (FI)
7 Settembre
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La festa cominciava all'alba del 7 settembre, quando i contadini, uomini e donne, si mettevano in cammino dalle colline di Vallombrosa, di Impruneta o di Bivigliano nella lenta marcia di avvicinamento verso piazza SS. Annunziata a Firenze.
La loro calata in massa verso la città aveva sostanzialmente due scopi: rendere omaggio, il giorno seguente, alla Vergine Maria per il suo compleanno e vendere, sotto le arcate brunelleschiane dello Spedale degli Innocenti, i prodotti del loro lavoro: ceste di vimini, tessuti ricamati, frutta e funghi secchi. Per alcuni il viaggio era così lungo che l'oscurità li sorprendeva quando non erano ancora entrati in città, e per illuminare il cammino accendevano un lampioncino protetto da un involucro di carta e sorretto da un bastoncino di legno o da una canna. Questa usanza ha dato vita alla tradizione della Rificolona, una festa tipicamente fiorentina che si è tramandata, con rare interruzioni, nel corso dei secoli.
Se per i contadini l'ingresso in piazza SS. Annunziata costituiva la fine di un lungo e faticoso cammino, per le bande di ragazzi della città significava l'inizio di una serata movimentata e piena di sorprese. I giovani si mescolavano a quella moltitudine, rozzamente vestita e quindi facilmente riconoscibile, che si accampava sulle scalinate e, alla fioca luce dei lampioncini, si apprestava a mangiare il poco che aveva portato da casa. Con schiamazzi e battute di spirito i monelli si divertivano a importunare quei pellegrini già stanchi e soprattutto emozionati di trovarsi, spesso per la prima volta, nella grande città della quale conoscevano le meraviglie solo attraverso i racconti dei rari vecchi del paese che l'avevano già visitata.
Ma il divertimento maggiore era quello di colpire i lampioncini, farli rotolare a terra e renderli inutilizzabili. Solo a tarda notte i discoli si ritiravano da lla piazza lasciando finalmente campo libero ai contadini che, stravolti, cercavano sotto le arcate qualche ora di riposo prima di riprendere la via del ritorno, non senza aver prima venduto i loro prodotti e aver reso omaggio alla Vergine. In epoca moderna la festa è cambiata in alcuni suoi aspetti esteriori ma si è mantenuta intatta nel suo duplice significato più profondo che è di carattere mercantile e religioso. Adesso per le strade del centro cittadino, dal tramonto fino a notte alta, si possono notare due gruppi di persone che si muovono con scopi diametralmente opposti. Uno è formato da bambini che, accompagnati spesso dai genitori, tengono in mano la rificolona e passeggiano canticchiando la rituale canzoncina:
Ona, ona, ona
Oh che bella rificolona! La mia l'è co' fiocchi
e la tua l'è co' pidocchi. E l'è più bella la mia di quella della tu' zia.
L'altro gruppo invece è costituito da ragazzini che, armati di cerbottane caricate a pallini di argilla, si aggirano tra la fo lla e fra gli stand dei prodotti gastronomici a caccia di rificolone. E quando una viene colpita e distrutta la situazione diventa tragicomica: mentre i 'guastatori' esultano con grida e acclamazioni, le piccole vittime finiscono inevitabilmente in lacrime.
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Festa del Grillo
Firenze (FI)
Domenica dell'Ascensione
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Fino a pochi anni fa per l'Ascensione i bimbi si divertivano a catturare grilli canterini da ingabbiare nelle piccole casette fantasione che era tradizione comprare nel parco delle Cascine. Oggi i grilli sono finti e, per avvalorare la nuova vocazione ambientalista della festa, sarà possibile trovare anche il materiale per realizzare nidi artificiali da porre in giardino, mangiatoie, piatti per animali da affezione e trasportini per gatti. Si dice che la festa sia nata come rito primaverile durante il quale il grillo era eletto simbolo di benessere e gioia.
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Scoppio del Carro
Firenze (FI)
Domenica di Pasqua
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La mattina di Pasqua, scortato da 150 fra armati, musici e sbandieratori del Calcio Storico Fiorentino, il carro del fuoco pasquale, detto affettuosamente dai fiorentini "Brindellone", si muove dal piazzale del Prato trainato da due paia di candidi bovi infiorati ed arriva al solito posto, in piazza del Duomo, fra il Battistero e la Cattedrale. Alle ore undici in Duomo al Canto del Gloria in excelsis Deo, viene dato fuoco alla miccia della colombina che, sibilando, va fino in piazza ad incendiare i mortaretti ed i fuochi d’artificio sapientemente disposti sul Brindellone. Inizia con fragore lo scoppio assordante e, sia pure in maniera simbolica, la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto. L’imponente mole dell’antico carro si avvolge puntualmente di nubi e scoppi come se l’aria stessa emettesse scintille sempre più luminose. Scintille che ad un tratto non parranno più piccole luci distinte ma una vera pioggia di viola, di rosa, di rosso, di verde, di bianco e di blu. Il profilo del Brindellone scompare del tutto in questo caleidoscopico gioco di colori che, pian piano, unitamente al fumo ed agli assordanti scoppi, si dissipa rendendo nuovamente visibili i marmi del Battistero, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del campanile di Giotto. A Firenze chiamano il brindellone il carro che, dopo essere stato portato in giro per la città accompagnato dai trombetti del comune, viene bruciato davanti al duomo durante la messa di Pasqua al momento del Gloria. Il carro ha l'aspetto di una piramide nera ornata di nastri, fronzoli e fiori, e nella sua configurazione attuale risale al 1764. Quando è trascinato da due paia di buoi bianchi ricoperti di fiori e ghirlande, pare ondeggiare goffamente in incerto equilibrio, e da questa sua andatura trarrebbe origine il nome. Si racconta che Pazzino de' Pazzi, rampollo della ricca famiglia di mercanti fiorentini, ebbe la ventura di partecipare alla prima Crociata e che proprio a lui toccò di salire per primo sulle mura di Gerusalemme nel 1099, ricevendo in premio da Goffredo per il suo coraggio l'arme dei Buglione e tre scaglie di selce tolte dal sepolcro di Cristo. Pazzino le portò a Firenze e le donò alla chiesa di Santa Maria Sopra Porta, da dove venivano prese ogni anno per far scaturire da esse con un acciarino il fuoco sacro la mattina del sabato santo. Una volta che il brindellone è giunto davanti alla porta principale del duomo, un filo viene teso dall'altare maggiore al carro e su di esso corre la colombina, un piccolo razzo infuocato che fa scoppiare i petardi del carro, sprigionando mille bandierine con i colori dei gonfaloni di Firenze, dei Pazzi, dell'arte della lana e dell'ONU. Sulla cima, per ultima, si accende la girandola di fuochi artificiali e mortaretti tra un assordante scampanio. Se il movimento della colombina si svolge senza intoppi il raccolto sarà pingue, se invece essa s'incanta l'annata sarà magra e i granai rimarranno vuoti. Secondo alcuni il carro rappresenta il sacro Sepolcro, mentre i fuochi simboleggiano la Resurrezione.
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Bandierai degli Uffizi
Firenze (FI)
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Il nostro gruppo ha un preciso riferimento analitico della storia della città, rappresentando le principali Magistrature e gli Uffici esistenti nella Repubblica Fiorentina del XVI° secolo; attualmente aderisce al Calcio Storico Fiorentino, il gioco tradizionale della città che ha dato i natali al calcio moderno.
Unici a rappresentare Firenze per il preciso significato storico dei costumi e delle insegne, nel ricco curriculum della nostra antica esistenza vantiamo presenze a molte importantissime manifestazioni sia sportive che storico-rievocative.
Conosciuti in tutta Italia, in Europa ed anche oltre oceano, ovunque abbiamo raccolto consensi per l’originalità e spettacolarità delle nostre esibizioni; a questa presenza sia scenografica che atletica, si sono poi aggiunte motivazioni di natura culturale perché, a differenza degli altri gruppi di sbandieratori italiani più o meno famosi e presenti in ambiti internazionali, noi rappresentiamo le origini stesse del calcio, sport tra i più praticati e diffusi in tutti e cinque i continenti.
* bandierai@bandieraidegliuffizi.it : www.bandieraidegliuffizi.it
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Balestrieri Fiorentini
Via di Belvedere, 2 Firenze (FI)
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La Compagnia Balestrieri Fiorentini fa parte del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e partecipa alle sfilate per le vie cittadine in occasione dello Scoppio del Carro (nel giorno di Pasqua) e delle tre partite del Calcio Storico Fiorentino che si tengono nel mese di giugno per i festeggiamenti di San Giovanni Battista (24 giugno), patrono della città di Firenze.
L’attività principale della compagnia consiste nella pratica e nello studio del tiro con la balestra tradizionale, attività che implica oltre che periodiche sedute d’allenamento, anche una fase di ricerca storica, di ricostruzione e di sperimentazione.
La compagnia partecipa ed organizza competizioni di tiro con la balestra con altri gruppi storici, come ad esempio il Palio del Baluardo che si tiene a primavera.
Per gli allenamenti, la Compagnia dispone di un proprio campo di tiro situato nel Baluardo a San Giorgio posto in Via di Belvedere in prossimità della Porta San Giorgio.
* info@ibalestrieridifirenze.it : www.ibalestrieridifirenze.it
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