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DATI TERRITORIO
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ORISTANO
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OR
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Regione: Sardegna
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Provincia: Oristano
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Popolazione: 31.169
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Altitudine: 9 metri slm
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Zona Climatica: C
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Latitudine: 39° 54' 08" N
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Longitudine: 8° 35' 41" E
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MUSEI & MONUMENTI
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ORISTANO
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OR
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Raccolta dell'Opera del Duomo
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Raccolta dell'Opera del Duomo
Piazza Duomo Oristano (OR)
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Esposta nell'Aula capitolare attigua al duomo, la raccolta comprende paramenti sacri, alcuni del XV secolo, di scuola catalana e italiana, argenterie e oreficerie cagliaritane, genovesi e piemontesi di pregevole valore, dipinti del XVII e XVIII secolo di varia provenienza. Di notevole interesse una collezione di tredici codici miniati del XII secolo.
Orario Visitabile a richiesta
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 078378684 FAX 078370239
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Antiquarium Arborense
Piazzetta Corrias Oristano (OR)
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Nato nel 1938, dall'acquisizione, da parte dello Stato, della collezione di Efisio Pischedda, avvocato e archeologo, dal 1992 è allestito nello storico palazzo Parpaglia, ristrutturato appositamente. Si articola in tre sale principali. Nella prima, organizzata secondo i criteri espositivi degli antiquaria dell'Ottocento, vi sono reperti preistorici provenienti sal Sinis, bronzi nuragici, ceramiche etrusche, greche, romane, oltre al materiale di origine fenicio-punica, esposto nella ricostruzione ideale di una tomba fenicia di Tharros; di questa città, in un grande plastico al centro della sala viene ricostruito l'antico assetto. Nella seconda sala sono esposti tre retabli provenienti da chiese oristanesi: uno di pittore catalano del XV secolo (San Martino), uno di Pietro Cavaro del 1533 (Stigmate di San Francesco) e uno di Antioco Mainas del 1565 (Madonna dei Consiglieri). Nella terza sala, dedicata al periodo giudicale, sono esposte due iscrizioni, della fine del XIII secolo, di Mariano II d'Arborea relative alla costruzione della torre e delle mura della città.
Orario Lunedì-domenica 9.00-20.00
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Informazioni: ( 078374433- 0783791262 FAX 078374433
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MERCATINI
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ORISTANO
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OR
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Mercato dell'Antiquariato
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Oristano (OR)
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Piazza Eleonora
Il 1° sabato dall'alba al tramonto |
Informazioni: Comune di Oristano ( 0783/7911
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SAGRE & TRADIZIONI
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ORISTANO
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OR
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La Sartiglia
Oristano (OR)
Ultima domenica e Ultimo martedì di Carnevale
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Sa Sartiglia, un'antica giostra equeste risalente al XVI secolo. Protagonista assoluto della manifestazione è Su Componidori, figura enigmatica e affascinante dalla bella maschera androgina che guida i cavalieri. Organizzata da due Gremi o Corporazioni, quella dei contadini la domenica e quella dei falegnami il martedi Sa Sartiglia ha inizio con la vestizione del capocorsa ad opera di giovani donne in costume, is massaieddas. La gara vera e propria è una sorta di corsa all'anello in cui cavalieri al galoppo cercano di infilare con la spada o con la lancia il foro interno di una stella metallica appesa a una funicella. Precede la gara un lungo corteo in costumi medievali a vivaci colori, spagnoli e sardi. In questa manifestazione, a differenza di altre forme di carnevale in cui prevalgono gli aspetti comici e satirici, l'atmosfera è molto composta e quasi solenne. Le maschere servono esclusivamente a caratterizzare determinate figure di tipo teatrale e rituale. Infatti, un momento particolare del cerimoniale è la vestizione, rigidamente codificata, del componidori (il cavaliere caporaga cui spetta il compito di infilzare per primo la stella), ma tutto l'insieme conserva complessi significati allegorici. Il giovane è condotto in un luogo addobbato con rami, foglie e fiori ed è affidato alle cure di alcune giovani dette massaieddas, guidate da una donna anziana, sa massaia manna. Egli sarà fatto sedere su una sedia posta sopra un tavolo e da quel momento non dovrà più toccare il suolo con i piedi. Le ragazze gli fanno indossare, sopra gli abiti maschili, una camicia bianca adorna di nastri colorati. Sul viso gli viene legata una maschera dal volto enigmatico di donna e sul capo gli si pone un velo da sposa coperto da un cappello nero a cilindro. Una volta vestito, è portato a braccia sul cavallo e gli si pone in mano un mazzo di violette e pervinche detto sa pippia de maiu (la bambina di maggio), che simboleggia gli organi sessuali maschili e femminili. Con questo il componidori benedirà la folla, che gli lancerà a sua volta grano e fiori. Infine egli, insieme con gli altri cavalieri in costume che portano anch'essi sul volto maschere femminili ma hanno abiti maschili, si avvia verso il luogo dove avverrà la corsa. Dall'esito della gara del componidori si trarranno auspici per la stagione agricola, mentre il risultato delle altre cavalcate non avrà alcun effetto sul nuovo anno e sarà considerato semplicemente una prova di destrezza. Terminata questa parte della festa, il corteo si reca in una zona periferica per compiere una serie di esibizioni spettacolari e temerarie. Gruppi di tre o quattro cavalieri corrono affiancati e compiono spericolate acrobazie passando dall'una all'altra cavalcatura tra lo squillo delle tombe e il rullare dei tamburi.
: www.sartiglia.org
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