|
|
SAGRE & TRADIZIONI
|
TAGGIA
|
IM
|
|
|
Festa di Maria Maddalena
Taggia (IM)
Domenica seguente il 22 luglio
|
La sera precedente la festa i membri della confraternita detta Compagnia dei maddalenanti (tutti di sesso maschile) salgono a piedi o a dorso di mulo verso un eremo sperduto tra i boschi distante circa tre chilometri dalla cittadina. Qui passano la notte banchettando, bevendo vino, cantando e scherzando e poi dormendo su improvvisati giacigli. All'alba li raggiungono le donne e insieme consumano la colazione. Il resto della mattinata viene passato in allegria, si celebra la messa e poi si pranza all'ombra di un pergolato. Nel pomeriggio, al suono di tromba e clarinetto, due membri della confraternita, di cui uno impersona la donna, iniziano la "danza della morte". Dapprima viene mimata una scena d'amore: i due fingono alternativamente di corteggiarsi, ora è lui a inginocchiarsi ai piedi di lei, ma ne è rifiutato, ora le parti s'invertono. Improvvisamente la musica diviene tragica, la "donna" si stende su una coperta e si finge morta. Il compagno si dispera e tenta di rianimarla, infine prende un mazzetto di lavanda e con esso inizia a cospargere il capo e il petto della compagna, finchè questa improvvisamente si rialza e allora la musica ritorna vivace, quasi sfrenata. I due ballano abbracciati fra gli evviva e i battimani degli spettatori. Non è difficile vedere in questo rituale il substrato, soltanto parzialmente rivestito di una patina cristiana, di un culto pagano di fertilità.
|
|
|
|
|
|
|
|