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DATI TERRITORIO
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TAGGIA
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IM
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Regione: Liguria
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Provincia: Imperia
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Popolazione: 12.908
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Altitudine: 39 metri slm
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Zona Climatica: C
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Latitudine: 43° 51' 37" N
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Longitudine: 7° 51' 01" E
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MUSEI & MONUMENTI
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TAGGIA
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IM
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Pinacoteca del Convento dei Padri Domenicani
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Pinacoteca del Convento dei Padri Domenicani
Piazza Beato Cristoforo 6 Taggia (IM)
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Il museo, di proprietà dell'ordine dei Domenicani, si sviluppa nell'ex dormitorio dei conversi, all'interno del quattrocentesco convento. Tra le opere si segnalano alcuni frammenti di polittici di Francesco e Lodovico Brea, una cassapanca lignea del XVI secolo, alcuni codici miniati, incunaboli e una tela raffigurante l'Incoronazione della Vergine di Gioacchino Assereto. La chiesa è inserita nel percorso museale: presenta all'interno una straordinaria concentrazione di opere di Lodovico Brea, tra cui si segnala il Polittico della Misericordia sull'altar maggiore, e dipinti del Malosso, dell'Orbetto e di Gregorio De Ferrari.
Orario Lunedì-domenica 9.30-12.00, 15.30-18.00
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 0184476254
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MERCATINI
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TAGGIA
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Vecchi oggetti e Curiosità, Collezionismo
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Taggia (IM)
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sabato ad Arma di Taggia in Viale delle Palme e la domenica a Taggia in Via Soleri
La 3° fine settimana |
Informazioni: Comune di Taggia ( 0184/476222
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SAGRE & TRADIZIONI
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TAGGIA
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IM
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Festa di Maria Maddalena
Taggia (IM)
Domenica seguente il 22 luglio
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La sera precedente la festa i membri della confraternita detta Compagnia dei maddalenanti (tutti di sesso maschile) salgono a piedi o a dorso di mulo verso un eremo sperduto tra i boschi distante circa tre chilometri dalla cittadina. Qui passano la notte banchettando, bevendo vino, cantando e scherzando e poi dormendo su improvvisati giacigli. All'alba li raggiungono le donne e insieme consumano la colazione. Il resto della mattinata viene passato in allegria, si celebra la messa e poi si pranza all'ombra di un pergolato. Nel pomeriggio, al suono di tromba e clarinetto, due membri della confraternita, di cui uno impersona la donna, iniziano la "danza della morte". Dapprima viene mimata una scena d'amore: i due fingono alternativamente di corteggiarsi, ora è lui a inginocchiarsi ai piedi di lei, ma ne è rifiutato, ora le parti s'invertono. Improvvisamente la musica diviene tragica, la "donna" si stende su una coperta e si finge morta. Il compagno si dispera e tenta di rianimarla, infine prende un mazzetto di lavanda e con esso inizia a cospargere il capo e il petto della compagna, finchè questa improvvisamente si rialza e allora la musica ritorna vivace, quasi sfrenata. I due ballano abbracciati fra gli evviva e i battimani degli spettatori. Non è difficile vedere in questo rituale il substrato, soltanto parzialmente rivestito di una patina cristiana, di un culto pagano di fertilità.
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