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Casa d'Arlecchino
Oneta
San Giovanni Bianco (BG)
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Inserita nel borgo medioevale di oneta, la cosidetta "Casa di Arlecchino", notevole dal punto di vista archittetonico, si affaccia sulla piazzetta centrale a cui si accede mediante una bella scaletta in pietra. La struttura delle pareti esterne e la pianta dell'edificio lasciano intendere che originariamente fosse una casa fortificata, trasformata in un secondo tempo in abitazione signorile, come dimostrano tra l'altro i bei portali a tutto sesto e le finestre archiacute in pietra lavorata che si aprono sulla facciata principale. All'interno rimangono tracce di affreschi e decorazioni che ingentilivano pareti e soffitti lignei; un affresco (attualmente sostituito da una copia) era posto anche sopra la scala d'ingresso e raffigurava un uomo irsuto e vestito di pelli che brandiva un nodoso randello a guardia dell'abitazione. Tale raffigurazione può essere fatta risalire alla tradizione dell'homo selvadego, tipica delle antiche comunità retico-alpine, di cui esistono esempi nella "camera picta" di Sacco (Cosio Valtellino), e in alcune località del Trentino.
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