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Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari
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Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari
Via G. Marconi
Aritzo (NU)
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Il museo, che documenta la cultura del territorio del Mandrolisai e della Barbagia di Belvì, si articola in due sezioni: una dedicata ai costumi tradizionali aritzesi, l'altra agli utenzili delle attività caratteristiche del territorio (agro-silvo-pastorali, artigianali e commerciali) e dei lavori casalinghi, esposti in ambienti accuratamente ricostruiti. Di particolare interesse la documentazione sulla produzione della carapigna, la granita a base di ghiaccio naturale e limone, che gli aritzesi esportavano in tutta l'isola già dal Quattrocento.
lunedì visitabile a richiesta Orario martedì-domenica 9.00-13.00, 16.00-19.00
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Informazioni: ( 0784629218-0784629223
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Museo Archeologico
Via La Marmora
Dorgali (NU)
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Espone una raccolta di reperti archeologici provenienti dal villaggio nuragico di Serra Orrios e dai numerosi nuraghi e tombe dei giganti del territorio di Dorgali, oltre a monete, armi e vasellame di origine romana e altomedioevale.
Orario Luglio-agosto: lunedì-domenica 9.00-13.00, 16.30-19.30. Settembre-giugno: lunedì-domenica 9.00-13.00, 15.30-18.30
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Informazioni: ( 078496113 FAX 078496243
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Museo Archeologico
Piazza San Nicola
Irgoli (NU)
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In una sala del Palazzo Comunale sono esposti reperti archeologici provenienti da numerosi siti del territorio, prevalentemente di epoca nuragica, tra cui un concio di steatite incisa rappresentante figure umane e forme geometriche.
Orario Visitabile a richiesta
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Biglietto: Ingresso a offerta Informazioni: ( 078497401
* museoirgoli@tiscali.it
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Museo Speleo-Archeologico
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Museo Speleo-Archeologico
Piazza Asproni
Nuoro (NU)
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In via di riorganizzazione, verrà allestito in una nuova sede, con l'esposizione di reperti archeologici provenienti dal territorio nuorese, in particolare dalla fonte sacra di Sedda Sos Carros e dal tempio a pozzo Su Tempiesu
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Informazioni: ( 078438053
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Civico Museo Archeologico
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Civico Museo Archeologico
Corso Vittorio Emanuele
Oliena (NU)
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Vi saranno raccolti reperti archeologici provenienti dal territorio di Oliena, per lo più di epoca prenuragica, nuragica e romana.
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Informazioni: ( 0784280200
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Oggetti in ceramica dal villaggio nuragico di S'Urbale
Figure bronzee dal villaggio nuragico di Abini
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Museo Archeologico Comprensoriale
Via Caserma
Teti (NU)
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Il museo espone reperti provenienti da tutto il comprensorio Barbagia-Mandrolisai, soprattutto dai villaggi nuragici di Abini, dove dal 1865 ebbero inizio le prime campagne di scavo, e di S'Urbale, in territorio di Teti. Importanti, da Abini, i manufatti bronzei (pugnaletti, spade votive e oggetti cultuali); da S'Urbale i materiali in ceramica che documentano la fondazione, nell'età del Bronzo medio, del villaggio, che fu poi abitato fino alla prima età del Ferro.
Chiuso lunedì Orario Martedì-domenica 9.00-12.30, 15.00-17.30
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Informazioni: ( 078468120
: www.barbagiamandrolisai.it/teti.html
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Sala 1
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Pinacoteca d'Arte Moderna e Contemporanea
Piazza A.Ortiz Echague
Atzara (NU)
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La pinacoteca espone una collezione di dipinti di pittori sardi e spagnoli dei primi anni del Novecento, tra cui Antonio Ortiz Echague (1906-1909) e Eduardo Chicharro Aguera (1901) che soggiornarono ad Atzara, dove dipinsero quadri di soggetto sardo.
Orario da Maggio a Settembre da Martedì alla Domenica: 10:00-13:00 / 17:00-19:00
Orario da Ottobre ad Aprile da Martedì alla Domenica: 10:00-13:00 / 16:00-19:00
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Informazioni: ( 0784/65205 FAX 0784/65380
* bibliotecaatzara@tiscalinet.it : web.tiscali.it/balero
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Mostra Permanente Salvatore Fancello
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Mostra Permanente Salvatore Fancello
Viale Umberto
Dorgali (NU)
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Dedicato allo scultore dorgalese Salvatore Fancello (1916-1941), espone solo una parte della sua intensa produzione. Da segnalare un rotolo lungo 7 metri dipinto nel 1938 in occasione delle nozze dell'amico Costantino Nivola.
Orario Estate: lunedì-domenica 18.00-21.00 Inverno: visitabile a richiesta
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 078496113 FAX 078494288
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La Processione (1933) Giovanni Ciusa Romagna (1907-1858)
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MAN Museo d'Arte Provincia di Nuoro
Via Sebastiano Satta, 15
Nuoro (NU)
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Il museo espone le migliori opere di artisti sardi del Novecento, come Giuseppe Biasi, Francesco Ciusa, Antonio Ballero, Costantino Nivola. Il piano terra e l'ultimo piano sono riservati alle mostre temporanee.
Chiuso il Lunedì Orario di apertura: 10.00-13.00 15.00-19.00
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Informazioni: ( 0784/252110
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Museo Nivola
Via Gonare 2
Orani (NU)
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Nel vecchio lavatoio comunale ristrutturato sono esposte le opere dello scultore onarese Costantino Nivola (1911-1988), dagli anni Settanta alla morte. Si tratta principalmente di sculture in marmo o travertino, ma vi sono anche opere in bronzo e cemento, ceramiche e un bozzetto murale per lo showroom dell'Olivetti a New York. Tra le opere, si segnalano la Magna Matter, Ritratto della madre e del fratello, Lavoratori, Spiagge.
Orario Giugno-settembre: lunedì 16.00-23.00;martedì-domenica 9.00-13.00, 16.00-23.00 Ottobre-maggio: lunedì 16.00-20.00; martedì-domenica 9.00-13.00, 16.00-20.00
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Biglietto: Ingresso a offerta Informazioni: ( 0784730063 FAX 0784730062
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Museo Etnografico Casa Montanaru - Amici del Museo
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Museo Etnografico Casa Montanaru - Amici del Museo
Via Montanaru
Desulo (NU)
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Allestito nella casa natale del desulese Antioco Casula (1878-1957), in arte Montanaru, considerato il maggiore esponente della poesia in lingua sarda del Novecento, espone costumi tradizionali, oggetti dell'attività pastorale e quotidiana dell'Ottocento; è stato arricchito di recente da una mostra fotografica sulla transumanza e sull'emigrazione dei desulesi nel sud dell'Isola. Nell'annessa biblioteca si conserva un ricco epistolario del poeta.
Orario Visitabile anche a richiesta
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Informazioni: ( 0784619624- 0784619415
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Museo Etnografico Casa Marras
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Museo Etnografico Casa Marras
Via Garibaldi 12
Galtelli (NU)
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In un'antica casa padronale accuratamente ristrutturata, sono stati ricostruiti tutti gli ambienti della vita domestica e del lavoro caratteristici delle Baronie: le stanze di soggiorno, la cucina con il forno tipico, la cantina con gli strumenti per la vinificazione, su fochile (il focolare), la stanza per la tessitura, le stalle e l'officina del fabbro, il magazzino del grano con macine in pietra. Vi sono esposti anche arazzi e tappeti, costumi, monili e oggetti preziosi dell'artigianato delle Baronie.
Orario Giugno-settembre: lunedì-domenica 9.00-12.30, 16.00-20.00 Visitabile anche a richiesta
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Informazioni: ( 078490472- 078490005 FAX 078490572
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Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde
Via Mereu, 56
Nuoro (NU)
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Nel Museo sono rappresentati tutti gli aspetti della cultura materiale della Sardegna tradizionale (abiti, gioielli, manufatti tessili e lignei, armi, maschere, pani, strumenti della musica popolare, utensili e strumenti domestici e di lavoro, ecc.). Particolare attenzione è anche rivolta alla rappresentazione dei beni immateriali (religiosità popolare, feste superstizione, carnevali tradizionali, musica, canto e danza, ecc.).
Le collezioni comprendono circa 8000 reperti, risalenti in gran parte al periodo compreso tra la fine dell'Ottocento e il primo cinquantennio del Novecento. Sono esposti circa 80 abiti maschili e femminili e diversi capi d'abbigliamento infantile, tutti autentici e realmente utilizzati prima dell'acquisizione museale. Sono rappresentativi delle tipologie delle diverse subregioni storico-geografiche dell'isola e vengono esposti a rotazione sia a fini conservativi sia per rendere possibile la fruizione della gran parte della collezione.
È presentata una vastissima collezione di gioielli e amuleti del Museo. Molti reperti fanno parte integrante dell'abbigliamento popolare (bottoni, spille, catene); altri sono oggetti d'ornamento della persona (orecchini, pendenti, anelli); altri ancora sono amuleti, ex voto e oggetti di devozione (rosari, reliquiari, medaglie, croci). Diverse sono le realizzazioni tessili che costituiscono esempi di una tradizione praticata in ogni villaggio dell'isola ancora nella prima metà del Novecento e che ha costituito la base su cui si fonda la ben nota produzione artigianale attuale.
Maschere facciali lignee, campanacci e pelli di pecora, rappresentano le varie manifestazioni che affondano le radici nelle vicende lontane dei popoli del Mediterraneo. Le sale dedicate a queste singolari testimonianze espongono le maschere dei "Thurpos" e dell' "Eritaju" di Orotelli, dei "Boes"
e "Merdules" di Ottana e dei "Mamuthones" e "Issohadores" di Mamoiada.
Si possono osservare circa 60 strumenti della musica popolare sarda, insieme a diversi dispositivi e giocattoli sonori.
Sono esposti numerosi oggetti lignei con lavorazione a intaglio, utensili pastorali in corno lavorato, sughero, ornamenti per buoi, cestini di fibre vegetali risalenti alla fine dell'Ottocento e ai primi anni del Novecento.
Le vetrine del museo espongono infine circa cento pani tradizionali, parte della raccolta di oltre 600 varietà, gran parte delle quali ormai da tempo uscite dall'uso. Alimento base, comune a tanti popoli del Mediterraneo, il pane scandiva i ritmi della vita sarda: il succedersi delle stagioni e dei cicli lavorativi, le feste, le ricorrenze familiari liete e tristi. Essi documentano uno straordinario e diffuso complesso di abilità nella modellazione figurativa, facente parte – come il filare, il tessere, il condurre la casa – del più generale corredo di conoscenze proprio della donna sarda.
Orario di apertura
Dal 1 ottobre al 14 giugno: tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
Dal 15 giugno al 30 settembre: tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 9 alle 20
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Informazioni: ( 0784/257035 - 0784/242900 FAX 0784/37484 - 0784/253943
* isrenuoro@interbusiness.it : www.isresardegna.org/modules.php?name=Musei&file=musRegPresentazione
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Museo di Scienze Naturali
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Museo di Scienze Naturali
Via San Sebastiano 56
Belvi (NU)
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Vi sono esposti esemplari di minerali, fossili, insetti, uccelli, rettili, mammiferi, e conchiglie della Sardegna, alcuni dei quali ormai estinti o rarissimi. Sono presenti anche campioni di conchiglie e farfalle di provenienza esotica.
Orario Estate: lunedì-domenica 7.00-12.00, 14.00-19.00 Inverno: lunedì-domenica 9.00-12.00, 14.00-17.00
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Biglietto: Ingresso a offerta Informazioni: ( 0784629467- 078462216
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Museo Deleddiano
Via Deledda 42
Nuoro (NU)
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La casa natale della scrittrice Grazia Deledda, premio Nobel per la Letteratura nel 1926, risale alla seconda metà dell'Ottocento; situata a San Pietro, il rione dei pastori che con Seuna costituisce il più antico agglomerato della città, è un esempio d'abitazione nuorese del ceto benestante. L'edificio si sviluppa su tre piani, con corti interne al pianterreno. La Deledda vi abita fino al giorno delle nozze, avvenute nel 1900. Nel 1901 la scrittrice si stabilisce a Roma e le sue visite a Nuoro si diradano. Nel 1913 la casa viene venduta ma non subirà radicali trasformazioni. Dichiarata monumento nazionale, viene acquistata nel 1968 dal Comune di Nuoro, che la cede all'Istituto Superiore Regionale Etnografico nel 1979, al prezzo simbolico di mille lire. L'Istituto opera subito affinché la casa possa ospitare un museo dedicato alla scrittrice. Grazie alla generosità della famiglia Madesani-Deledda, l'ISRE
entra in possesso di un gran numero di manoscritti, fotografie, documenti vari e oggetti personali che, trasferiti da Roma a Nuoro, formano la prima dotazione del museo. Aperto nel 1983, diviene un tappa obbligata per gli studiosi e i visitatori di Nuoro e della Sardegna. Per la necessità di alcuni interventi di risanamento, il Museo viene chiuso nel 1997. Con l'occasione viene avviata anche la revisione del suo assetto museografico. Conclusi i lavori (2000), il Museo Deleddiano si presenta profondamente rinnovato.
Il nuovo allestimento del 2006, arricchito di nuovi, importanti documenti, intende ricomporre nella sua casa il legame affettivo fra Grazia Deledda e la sua città, come viene manifestato nel suo romanzo autobiografico Cosima. Vuole inoltre proporre al visitatore un viaggio nel tempo, nella società e nei luoghi di colei che attraverso la sua scrittura ha fatto conoscere al mondo la cultura e i sentimenti della Barbagia e dell'intera Sardegna.
Orario di apertura:
Dal 1 ottobre al 14 giugno: tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
Dal 15 giugno al 30 settembre: tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 9 alle 20
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Informazioni: ( 0784/258088 - 0784/242900 FAX 0784/37484
* isrenuoro@interbusiness.it : www.isresardegna.org/modules.php?name=Musei&file=musDelPresentazione
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Janna 'e Pruna
Monte Senes
Irgoli (NU)
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Santuario di età nuragica dedicato al culto delle acque. Esso comprende due recinti sacri, un tempio ed altri edifici connessi alle attività del santuario. Un grande recinto rettangolare costruito con grossi massi granitici disposti a filari regolari delimita l'area destinata alla celebrazione dei riti e alla deposizione delle offerte. All'interno dello spazio sacro si trova un secondo recinto trapezoidale che racchiude un edificio dalle caratteristiche singolari: si tratta di un tempietto vero e proprio composto da un corpo principale circolare preceduto da un vestibolo.
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Informazioni: ( 0784/97200 - 0784/9074
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Murales di Orgosolo
Orgosolo (NU)
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Essi costituiscono una vera e propria pinacoteca all'aperto e se alcuni esempi tradiscono ingenuità e semplicità nell'esecuzione, dovute alla mano acerba dei ragazzi delle scuole medie, altri rivelano il talento di vari artisti che si sono cimentati per lasciare qualcosa della loro ispirazione a Orgosolo.
L'attività muralistica nel nostro centro risale all'anno scolastico 1975, quando nelle locali scuole medie, per presentare agli allievi gli argomenti riguardanti la Resistenza, di cui ricorreva il trentennale, diversi docenti decisero di chiamare alcuni orgolesi che avevano fatto l'esperienza della guerra e della lotta partigiana e poi di realizzare alcuni manifestini da appendere in classe, con disegni e slogan sul tema. I lavori, vivacemente colorati, furono esposti anche sui muri di alcune vie del paese, incontrando l'apprezzamento della popolazione. Successivamente, essendo essi di materiale deteriorabile, per le intemperie o per altro, si decise di riprodurli tramite disegno sulle pareti stesse. Coordinati dal professore Francesco Del Casino, senese trapiantato nel paese, diverse generazioni di alunni si susseguirono nell´opera di abbellimento delle vie principali, trattando tematiche di vastissimo respiro, che spaziavano da fatti di cronaca internazionale e nazionale ad avvenimenti o situazioni di ambito locale. Da allora l'attività non ha conosciuto soste e, se alcune opere sono andate perdute nel corso di lavori di ristrutturazione degli edifici ove erano state dipinte, numerose altre decorano le diverse vie del paese e alcune zone di campagna, quasi a dare il benvenuto a chi sta per arrivarvi.
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