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DATI TERRITORIO
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LORETO APRUTINO
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PE
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Regione: Abruzzo
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Provincia: Pescara
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Popolazione: 7.615
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Altitudine: 294 metri slm
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Zona Climatica: D
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Latitudine: 42° 25' 55" N
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Longitudine: 13° 59' 16" E
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MUSEI & MONUMENTI
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LORETO APRUTINO
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PE
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Antiquarium
Via dei Mille Loreto Aprutino (PE)
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Il museo, attualmente in allestimento, ha sede nel cinquecentesco chiostro dell'ex convento di San Francesco e vi sono esposti i reperti dal santuario italico-romano di Poggio Ragone, della villa romana di Scannella Superiore, della necropoli di Paterno, degli scavi di Colle Fiorano e Cordano e infine i tanti oggetti recuperati sul territorio tra i quali reperti della necropoli italica di Colle Carpini. Verrà inoltre esposta la collezione archeologica Casamarte, che raccoglie oggetti che faciliteranno la lettura di tre millenni di storia nel comprensorio di Loreto Aprutino.
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Informazioni: ( 0858290484- 0858291105 FAX 0858290484
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Raccolta Acerbo delle Ceramiche Storiche Abruzzesi
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Raccolta Acerbo delle Ceramiche Storiche Abruzzesi
Via del Baio Loreto Aprutino (PE)
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Costituita nel 1957 dal barone Giacomo Acerbo nel suo palazzo come raccolta privata, la collezione include oltre 600 pezzi, soprattutto piatti e brocche, delle più importanti famiglie di ceramisti di Castelli (Cappelletti, Grue, Gentile) e di altri che ne subirono gli influssi (Bartolomeo Terchi, Carlo Coccorese). In seguito a un accordo tra gli eredi e l'amministrazione comunale, la collezione è stata acquistata da una fondazione e verrà esposta al pubblico nel nascente museo.
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Informazioni: ( 0858290484- 0858291105 FAX 0858290484
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SAGRE & TRADIZIONI
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LORETO APRUTINO
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PE
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Festa di San Zopito
Loreto Aprutino (PE)
Lunedì dopo Pentecoste
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In questo giorno Loreto è teatro di una singolare processione che ha come protagonista un bue bianco addobbato con molta cura: dalle corna gli pendono nastri e fiocchi di mille colori, specchietti lucenti e ninnoli, il dorso è ricoperto da una gualdrappa rossa e perfino gli zoccoli sono lucidati. E' preceduto da un gruppo di zampognari e sulla sua groppa cavalca un bimbo vestito di bianco che tiene in mano un ombrellino, un garofano in bocca e delle ali sulla schiena. Il bimbo raffigura san Zopito, che secondo la tradizione sarebbe stato martirizzato quand'era un giovinetto, ma la cui esistenza non ha alcun fondamento storico. Il suo nome deriverebbe, infatti, dall'iscrizione tombale che riportava: Sopitus in Domine (addormentato nel Signore), ma che la popolazione lesse come Zopito. Al termine della processione il bue venne fatto inginocchiare davanti alla chiesa e poi è condotto davanti alle case delle persone più in vista dove, a ogni sosta, il bambino riceve piccoli doni. L'usanza avrebbe preso le mosse da un avvenimento del 1711, si racconta infatti che, mentre stava giungendo in paese il corteo che portava le reliquie del santo, un contadino non abbia smesso la sua attività in segno di rispetto. Al contrario il suo bue s'inginocchiò al passaggio della processione e la famiglia allora lo donò alla festa, in segno di devozione. Se, come talvolta succede, davanti alla chiesa il bue evacua, dalla quantità e consistenza degli escrementi si traggono auspici per l'annata agraria.
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