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     MUSEI & MONUMENTI     NAPOLI  NA 

Istituto di Anatomia Veterinaria
Istituto di Anatomia Veterinaria
Via Delpino 1
Napoli (NA)
Il museo universitario, che risale a circa centocinquant'anni fa, raccoglie varie collezioni, tra cui si segnalano quelle di embriologia e degli scheletri interi di tutti gli animali domestici; di rilievo un preparato anatomico del 1835, raffigurante la testa e il collo di un cavallo.

Chiuso sabato, domenica, agosto 
Orario Settembre-luglio: lunedì, mercoledì 9.00-13.00, 15.00-17.00; martedì, giovedì, venerdì 9.00-13.00

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: 
( 0815644200- 0815644238 FAX 0815644230



Museo Didattico del Mare
Museo Didattico del Mare
Via Pozzuoli 5
Napoli (NA)
Il museo è costituito da sei sale che espongono modelli navali e strumenti nautici dal 1623 ai giorni nostri. Si segnala una lancia sorrentina di età borbonica.

Orario Visitabile a richiesta

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: 
( 0815703924- 0812303158 FAX 0815703924



Museo Artistico Industriale Filippo Palizzi
Museo Artistico Industriale Filippo Palizzi
Piazza D. Salazar 6
Napoli (NA)
Inaugurato nel 1882, il museo ha sede nell'edificio cinquecentesco dell'ex Cavalleria e ospita una raccolta di prodotti d'arte applicata d'ogni tempo: oggetti greco-romani, maioliche prodotte da Filippo Palizzi, porcellane italiane ed europee. Di rilievo i frammenti di pavimenti maiolicati del XVI-XVIII secolo.

Orario Visitabile a richiesta

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: 
( 0817647471 FAX 0817648739



Museo Storico del Duca d'Aosta della Nunziatella
Museo Storico del Duca d'Aosta della Nunziatella
Via Parisi 16
Napoli (NA)
Il museo della scuola militare, fondata da Ferdinando IV nel 1787, raccoglie medaglie, dipinti, armi, vessili appartenuti agli alievi, tra i quali Amedeo I e Amedeo III duchi d'Aosta.

Orario Visitabile a richiesta

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: 
( 0817641451 FAX 0817641701





Chiostro di Santa Chiara
Napoli (Na)
Chiostro trecentesco completamente ricoperto di mattonelle policromeche nel 1742 su progetto di Domenico Antonio Vaccaro e per mano dei maiolicari Giuseppe e Donato Massa. Le maioliche sono dipinte con tralci di glicini, viti e scene campestri e rivestono sedili e colonne donando una sensazione di un paesaggio naturale.



: www.santachiara.info

     MERCATINI     NAPOLI  NA 
Fiera Antiquaria Napoletana
Napoli (NA)
Villa Comunale, Viale Dohrn

La 4° domenica e sabato precedente (escluso giugno, luglio, agosto, in dicembre la 1° e la 2° domenica e sabato precedente) 

Informazioni:
Ass.Cult.Ente Fiera Antiquaria Napoletana
( 081/621951
Fiera Antiquaria Napoletana
Napoli (NA)
Villa Comunale, Viale Dohrn

La 3° domenica e sabato precedente (escluso agosto) 

Informazioni:
Ass.ne Cult. Ente Fiera Antiquaria Napoletana
( 081/621951
     PRODOTTI TIPICI     NAPOLI  NA 
I presepi di San Gregorio Armeno
Zona Tipica: Via San Gregorio Armeno
Napoli (NA)

Tradizionalmente la Via di San Gregorio Armeno, nel pieno centro di Napoli, rappresenta il punto di riferimento per chi ama il presepe. Le statuine presenti sono diverse per dimensioni e pregio e raffigurano, oltre i tipici personaggi del presepe napoletano, i personaggi della cultura contemporanea napoletana e italiana (Totò è ancora il più rappresentato). Negli ultimi anni si è molto ampliata anche l'offerta di accessori spesso estremamente accurati, realizzati a partire da oggetti quotidiani che diventano i componenti di un'architettura fantastica ma perfettamente rispondente alle tradizioni. Sono presenti anche tutti gli attrezzi ed i materiali per chi il presepe lo costruisce da sé, dal sughero alle foglie secche, alle teste ai corpi delle statuine ancora da realizzare, e non mancano gli elementi tecnologici, come i giochi d'acqua e i finti fuochi.


     MITI & LEGGENDE     NAPOLI  NA 

Capri vista da Via Partenope
La Sirena Partenope
Napoli (NA)

La sirena Partenope, non essendo riuscita a farsi amare da Ulisse poiché insensibile questi al fascino del suo canto, decise di gettarsi nei mari del Mediterraneo annegando nel Golfo della città partenopea.
Dalla ninfa, infatti, prese nome di Partenope l'antico villaggio che in futuro sarebbe diventato Napoli, chiamata poi appunto Neapolis dai coloni attici che la rifondarono dopo che i Cumani, gelosi della sua cresciuta potenza, la distrussero. Dalla collina di Posillipo, che in lingua greca ha il significato di “cessazione del dolore”, si intravede, nell’isola di Capri, il profilo del viso di Partenope la quale riposa, appunto, senza più sofferenza.


     SAGRE & TRADIZIONI     NAPOLI  NA 
Festa di San Gennaro
Napoli (NA)

19 settembre

L'identità di un santo con questo nome è controversa, anche se la sua presenza nella cultura popolare napoletana è così reale e radicata da poter fare a meno di ogni supporto storico. La tradizione vuole che una donna abbia raccolto il sangue del martire Gennaro, vescovo di Benevento, in due lacrimatoi conservandoli poi presso di sé. Quando nel 313 l'imperatore Costantino ebbe dato pace alla Chiesa, un vescovo napoletano trasportò le ossa del santo dall'Agro Marciano a Napoli e si dice appunto che in tale occasione la donna gli abbia consegnato le ampolline con il sangue. Proprio allora sarebbe avvenuta la prima liquefazione, che poi si sarebbe ripetuta in varie occasioni. Il prodigio può avvenire tuttora in almeno tre date: la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre. I rapporti fra la popolazione e il santo sono gestiti (ai giorni nostri tuttavia in modo meno "ufficiale" che in passato) da un gruppo di donne anziane, dette le "parenti" del santo, che amano dirsi discendenti della nutrice del taumaturgo. Esse in queste occasioni si assumono il compito di elevare le loro implorazioni affinchè questi compia il presunto miracolo con grida ora di supplica, ora di minaccia. Quando la liquefazione tarda a realizzarsi arrivano a lanciare coloriti rimbrotti in vernacolo che possono giungere fino all'insulto, a prova della confidenza "parentale" che hanno con lui. Straordinaria è l'emotività che suscita l'evento tra la folla di fedeli, che vedono in esso il rinnovarsi di un patto di protezione e senza il quale temono lo scatenarsi di sventure.
Dal modo in cui avviene il miracolo si traggono presagi per i mesi futuri e indicazioni per i numeri da giocare al lotto.
Fuori della chiesa numerose bancarelle vendono dolciumi e noccioline, oltre alle caratteristiche statuette del santo e dalle case sventolano migliaia di bandierine di carta. La notte poi i "botti" esprimono la soddisfazione della popolazione rassicurata.



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