ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI V. G.
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO A. A.
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO
 
MANIFESTAZIONI
Eventi
Feste Carnevalesche
Feste Religiose
Fiere
Gruppi Folklorici
Palii e Tornei
Rievocazioni
Sagre
Tradizioni
 
CONTATTACI 
FORUM 
PREFERITI 
HOME PAGE 
Sagra del Mandorlo in Fiore
Agrigento (AG)

Dalla prima alla seconda domenica di febbraio

La sagra è nata con lo scopo di esaltare la primavera agrigentina, presentando nel contempo i tanti e genuini prodotti tipici della zona. Un appuntamento che si ripete da oltre mezzo secolo e che è diventato un punto di ritrovo tra i popoli della terra.
Le straordinarie condizioni climatiche della Sicilia meridionale consentono la fioritura dei mandorli già a febbraio. Questa sagra dà il benvenuto alla precoce primavera che ammanta di fiori la splendida valle dei Templi affacciata sul mare, dove si trovano alcune delle più belle testimonianze architettoniche della Magna Grecia. La manifestazione, nata negli anni Trenta come celebrazione campestre della primavera, è stata affiancata a partire dagli anni Cinquanta da un Festival internazionale del folklore al quale partecipano gruppi musicali e di danza tradizionale provenienti da ogni parte del mondo. I gruppi agiscono dapprima in un apposito teatro-tenda, poi per le strade e sulle piazze inondando la città di suoni e colori, infine concludono le loro esibizioni in segno augurale davanti al tempio della Concordia. Sfilate di carretti siciliani ricchi di decorazioni e colori, spettacoli di sbandieratori e di pupari, fiaccolate e fuochi artificiali fanno da contorno a quest'orgia di suoni, canti, balli e allegria.


: www.mandorloinfiore.net

Festa della Cicerchia
Serra de' Conti (AN)

Ultimo Venerdì, Sabato e Domenica di Novembre

Si svolge nel bellissimo centro storico all'interno delle mura medievali, un vero gioiello che ha mantenuto quasi intatto l'impianto urbano medievale ed è tra le terre murate meglio conservate della provincia di Ancona. In questo paese che mantiene entro le mura il sapore e la suggestione di altri tempi, fra i vicoli e le piazzette, si snodano le numerose e caratteristiche cantine, grotte, locande, osterie ove, oltre alla "Regina" cicerchia è possibile assaporare altri numerosissimi piatti della tradizione culinaria marchigiana (dai vincisgrassi al bustringo, dal coniglio in porchetta alle pappardelle all'anatra....) innaffiati da prestigiosi vini e soprattutto dal vin novello caratteristico di questa stagione. Inoltre sono previste mostre di pittura, di lavori in ferro battuto e di artigianato artistico.

: www.cicerchiadiserradeconti.it/festa.htm

Prodotti Tipici: Cicerchia di Serra de' Conti
Festa dell'uva
Festa dell'uva
Chambave (AO)

Ultima domenica di settembre

La gente del posto afferma che questi sono i più alti vigneti d'Europa e assicura anche che perfino re Carlo VIII volle salire fin quassù per gustare i vini che qui si producono, già celebri al tempo della conquista romana. Per l'occasione graziosi diorami illustrano la fatica dei vignaioli che operano con metodi artigianali in piccole cantine "a grotta". L'uva è sistemata in cestini artisticamente addobbati ispirandosi alla coltivazione della vite, al termine i migliori e più fantasiosi saranno premiati da un'apposita giuria. Gruppi folkloristici si esibiscono in italiano, francese e patois, mentre graziose fanciulle offrono a tutti i presenti grappoli d'uva e bicchieri di vino generoso. Una sfilata di paesani negli antichi e coloratissimi costumi locali fa da contorno agli spettacoli.


Sagra del polentonissimo
Monastero Bormida (AT)

Prima domenica di marzo

Sul piazzale del Castello medievale di Monastero si prepara una gigantesca polenta del peso di dieci quintali, condita con un'enorme quantità di salsicce e salami, oltre a una frittata di cipolle di 40 chili. Il tutto è innaffiato dal buon vino di produzione locale.
Già dalle prime luci dell'alba si provvede ad accendere un grosso fuoco e in un enorme paiolo si mette a cuocere la polenta, rimestolandola con pazienza e abilità per molte ore. Alle tre del pomeriggio tre squilli di tromba danno il via allo scodellamento della fumante vivanda dorata. La manifestazione ricorda la munificenza del marchese Della Rovere che, in un anno di terribile carestia nel XV secolo, sfamò un gruppo di calderai bloccati dalla neve distribuendo loro granoturco, uova e cipolle. La degustazione di polenta e frittata è gratuita ed è preceduta da una carri allegorici e dall'esibizione di gruppi folkloristici.




La squadra dei cuochi



La grande abbuffata



La Trippa di Muncalè
Sagra della Trippa
Passerano Marmorito (AT)

3ª SAGRA DELLA TRIPPA

Domenica 22 0ttobre 2006 la locale Pro Loco presenta:

La «TRIPPA 'D MUNCALÈ» tutta da scoprire e gustare con Minestra di Trippa, Spezzatino di Trippa e Salame di Trippa!

E poi fusilli alla boscaiola, moltissimi antipasti tipici piemontesi (lingua in salsa, robiola al miele e tartufo, salumi misti,crostone al lardo...), patatine, panini, torte fatte in casa , cioccolata calda e uno stupendo panorama sulle colline artigiane, comodamente seduti sotto l’antica Ala (mercato). Servizio bar.

Per le vie del paese e nel centro storico, dalle ore 10.00, antichi mestieri, «Mercatino di artigianato, prodotti locali e non solo»; esposizione macchine agricole, trattori d’epoca, macchine e moto d’epoca, i nostri animali da cortile (conigli, asini, capre…) per farli conoscere ai più piccini; in mattinata e nel pomeriggio il gruppo storico Signori di Rivalba di Castelnuovo Don Bosco, il gruppo storico 1º Lancia di Castagnole delle Lanze e gli sbandieratori del rione San Silvestro di Asti si esibiranno per il paese. Area attrezzata per giochi bambini aperta tutto il giorno.


* laura.topolino@inwind.it

Sagra della Val Sarentino
Sagra della Val Sarentino
Sarentino (BZ)

Primo fine settimana di settembre

Una delle manifestazioni più importanti della cultura tirolese. Ci sono momenti religiosi e folcloristici. Tutti i partecipanti indossano un costume tradizionale. Nata circa un secolo fa come sagra musicale, si è arricchita in seguito.








Sagra di Sant'Efisio
Cagliari (CA)

Primo maggio

Fin dal 1657 i cagliaritani rinnovano il primo giorno di maggio un voto a Sant'Efisio, al quale si dovrebbe la cessazione di una terribile pestilenza. La ricorrenza è particolarmente sentita dagli abitanti del rione Stampace, dove sorge la chiesa del santo, edificata sopra la prigione in cui si vuole che egli sia stato rinchiuso prima di essere martirizzato per ordine di Diocleziano. Il santo viene paludato con gli abiti di gala: mantella di damasco rossa all'interno e bianca all'esterno, fiocco blu sulle spalle e fascia sovraccarica di ex-voto, gioielli antichi, collane e anelli. Egli è sistemato su un antico cocchio di stile barocco, bianco e laccato d'oro. Lo precedono migliaia di personaggi in variopinti costumi provenienti da ogni parte della Sardegna accompagnati da suonatori di laineddas (un antico flauto rustico a tre canne). Alcuni gruppi portano cestini ricolmi di pane artigianale e dolci tipici. Seguono le traccas, carri agricoli trainati da una coppia di buoi ornati di fiori, frutta, ricami e tappeti colorati su cui sono sistemati prodotti dell'artigianato, utensili domestici, porchetti e agnellini vivi. Le persone che siedono sul carro indossano i costumi tradizionali e intonano lietamente antiche canzoni dialettali. Seguono i miliziani dell'esercito sardo nelle loro diverse scarlatte e il viceré a cavallo contornato da valletti in costume e mazza. In una chiesa del vicino paese di Giorgio si procede al cambiamento dei paludamenti del santo, che divengono meno ricchi e si rinuncia anche al cocchio dorato, sostituito da un semplice carro campagnolo. Il mattino seguente il corteo giunge fino a Nora (25 Km da Cagliari) e sosta nella chiesetta sorta nel luogo dove Efisio avrebbe subito il martirio. Qui rimane per una intera giornata nel corso della quale viene offerto un pranzo ai poveri. Il 4 maggio la partenza è fissata per le prime ore del mattino, a Giorgino il santo riprende possesso del cocchio e degli abiti di gala per potere così giungere a Cagliari nel pieno del suo splendore. Le celebrazioni si chiudono il 25 maggio con particolari invocazioni, i goccius, intonacati dai componenti dell'arciconfraternita dedicata al santo.





Sagra di San Giovanni all'Isola Comacina
Ossuccio (CO)

Domenica successiva al 24 giugno

La festa ha avuto origine cinque secoli fa per commemorare la devastazione dell'Isola Comacina avvenuta il 24 giugno del 1169 da parte dei comaschi, che vollero così punire gli abitanti per la loro opposizione all'imperatore Federico Barbarossa. La rappresaglia fu durissima: furono abbattute le fortificazioni, le case e la chiesa di sant'Eufemia, la popolazione sopravvissuta fu costretta a rifugiarsi sull'altra sponda del lago, a Varenna, che fu così battezzata Insula nova. Narra una leggenda che tre secoli dopo l'orrenda strage, nel XV secolo, un pellegrino invitò un abitante del posto a scavare sotto un noce e così furono ritrovati i ruderi dell'antica chiesa. Per gli abitanti fu come ritrovare la propria memoria storica: ricostruirono la chiesa e da allora ogni anno, nella ricorrenza di san Giovanni, vollero ricordare quel tragico evento con una processione verso l'isola che fronteggia. Ossuccio.
La sera della vigilia il lago viene sfarzosamente illuminato (un tempo si usavano i lumini a olio posti nei gusci delle lumache lacustri, denominati lumaghitt, ma oggi si adoperano ceri collocati nelle barche, sui balconi delle case e nelle contrade). Un grande spettacolo pirotecnico simboleggia l'incendio e la distruzione dell'isola e illumina a giorno il braccio di lago tra l'isola e la terraferma, chiamato Zoca de l'oli. Domenica pomeriggio si effettua la processione che riporta sull'isola le antiche reliquie che un tempo vi erano custodite. Le autorità, i sacerdoti e la popolazione prendono posto sulle caratteristiche barche lacustri, dette lucie, pittorescamente addobbate e condotte da cittadini in abiti tradizionali. Dopo la funzione religiosa si organizza un'allegra scampagnata nei prati che circondano la chiesa.



Ristorazione: Locanda dell'Isola Comacina
Sagra dell'uovo
Sagra dell'uovo
Tredozio (FC)

Domenica di Pasqua

Sagra che culmina nella "battitura dell'uovo sodo": i contendenti devono riuscire a rompere il guscio delle uova altrui mantenendo il proprio intatto.





Sagra di' Pinolo
Chiesanuova in Val di Pesa
San Casciano in Val di Pesa (FI)

Prime settimane di Giugno

Il pino è ciò che caratterizza questo lembo nord del chianti, visto che ricopre le sue colline e orna le sue strade. Per questo la gente di Chiesanova ha voluto dedicargli una sagra molto deliziosa dove si possono gustare dolci e pietanze a base di pinoli, tra i quali la tradizionale pinocchiata, tipico croccante di pinoli. Durante la sagra si contendono il palio le 3 contrade paesane: la Cipressa, la Canigiana e La Sughera.

* info@sagradipinolo.it
: www.sagradipinolo.it

Prodotti Tipici: Pinocchiata

Giostra dell'Anello
Sagra dei Piceni
Monterubbiano (FM)

Pentecoste

Secondo la tradizione locale, in un lontano giorno di Pentecoste d'epoca imprecisata, la Madonna del Soccorso avrebbe liberato il paese da un oppressivo tiranno. In ricordo di quell'evento, ma anche con l'intento di dare risalto al mito delle origini marchigiane, si celebra questa festa. Si vuole che i sabini migranti verso il versante adriatico siano stati guidati in questo loro peregrinare da un picchio, uccello sacro a Marte. In questo giorno Monterubbiano diviene un paese del medioevo: il podestà consegna le chiavi al capitano di armata e quest'ultimo legge lo statuto che indica come si deve svolgere la festa. Un grande corteo in costume sfila poi per le vie del paese, e una volta giunto in piazza si svolge un curioso rito: un contadino con il guazzarone (il tradizionale abito da fatica) e il berretto rosso porta in mano una pianta di ciliegio fra i cui rami è legato un picchio. Dopodichè, con l'aiuto di altri due, mima la piantagione dell'alberello. Una volta terminata l'opera uno di loro, dopo aver bevuto un sorso di vino, lo spruzza sulla folla in un gesto che simboleggia la fertilità e che vale come augurio d'abbondanza. Segue poi la corsa dell'anello durante la quale quattro cavalieri danno prova di abilità tentando di infilare un anello con la lancia dal dorso di un cavallo in corsa.
La festa si chiude con un fraterno banchetto al quale prendono parte anche i turisti.



Sagra del Pesce
Camogli (GE)

Seconda domenica di maggio

All'origine della manifestazione vi è un voto fatto in una terribile notte durante l'ultima guerra mondiale, quando un gruppo di giovani che erano usciti in mare per pescare entrò in una zona minata. Nonostante ciò le barche riuscirono tutte a tornare in porto senza aver subito alcun danno e con le reti colme di pesce e allora la popolazione decise di offrire ogni anno al patrono san Fortunato il frutto di un giorno e una notte di pesca. Durante la notte numerosi falò ardono sulla spiaggia nell'attesa del ritorno delle barche. Al mattino un'enorme padella che misura oltre quattro metri di diametro viene portata sulla piazza del porticciolo e dentro si friggono circa due tonnellate di pesce appena pescato, che poi è offerto ai turisti in segno di prosperità. Si dice dunque "San Fortunato, pesce regalato" e si crede che chiunque mangi di questo pesce si assicuri pace e prosperità per tutto l'anno. Al termine una processione e uno spettacolo di fuochi artificiali chiudono la festa.


Torta dei Fieschi
Lavagna (GE)

14 agosto

E' un'enorme torta confezionata con 150 chili di zucchero, altrettanti di farina, 140 di crema, 50 di pasta di mandorle, 4 mila uova e 120 litri di rum. E' alta sette metri, la base ne misura tre e pesa alcuni quintali. Il primo a confezionarla e a distribuirla gratuitamente nel 1230 ai suoi ospiti fu il signore di Lavagna, conte Opizzo Fieschi, il giorno delle sue nozze con la nobile senese Bianca dei Bianchi che così è descritta dalle cronache: "Biondo avea il capello, chiaro l'occhio di verginale passione lucente". La ragione di tanta abbondanza, così volle far capire lo sposo, sarebbe consistita nella volontà di mostrare la misura dell'immensità del suo amore. La torta è portata in giro per la città da paggi, scudieri e dai rappresentanti dei sestieri cittadini indossanti antichi costumi. Tutti questi poi avranno diritto a una porzione. Il resto sarà distribuito agli abitanti e ai turisti in seguito a un divertente gioco di bigliettini, il cui scopo è di accoppiare persone di sesso diverso, ma tra loro sconosciute e magari di Paesi e lingue differenti



Vigliatura tello ranu



Il corteo dei contadini
Sagra delle regne
Minturno (LT)

Seconda domenica di luglio

Ogni anno in tempo di mietitura si rinnova a Minturno l'antica tradizione dell'offerta alla Madonna delle Grazie di una parte del raccolto (le regne sono appunto i covoni di grano in dialetto locale). Un corteo di contadini indossanti vivaci abiti tradizionali si snoda per le vie del paese, mentre su carri trainati da buoi sono trasportati dei pannelli composti con spighe e chicchi di grano colorato raffiguranti scene di vita campestre o soggetti religiosi. In piazza poi avviene la trescatura (vigliatura tello ranu) simbolica azione della battitura effettuata con il viglio, o corregiato, arcaico strumento formato da due bastoni congiunti con una striscia di cuoio. Infine una pacchiana (contadina), rivolta al popolo che applaude, s'inginocchia e poi offre il grano alla Vergine con il tipico gesto del seminatore, spargendolo tra i presenti come augurio e segno di amicizia. Al termine della manifestazione, c'è l'"incendio"del castello ducale, mentre gruppi folkloristici si esibiscono su un palco.


Sagra del carroccio
Sagra del carroccio
Legnano (MI)

Ultima domenica di maggio

La manifestazione rievoca la battaglia combattuta il 29 maggio 1176 tra le armate dei Comuni lombardi e l'esercito di Federico Hohenstaufen detto il barbarossa. L'imperatore tedesco aveva nel 1162 assediato e poi distrutto Milano e ciò stimolò la riscossa dei lombardi che portò al famoso "Giuramento di Pontina" del 1167. La festa, di cui è attestata l'esistenza già nel 1393 sia a Milano sia a Legnano, si svolge con una grande sfilata che coinvolge oltre mille persone in costumi medievali perfettamente riprodotti, oltre a trecento cavalli. Tutto inizia alle 10 del mattino a palazzo Malinverni con il ricevimento da parte delle autorità dei gonfaloni dei Comuni.
Segue la messa solenne sul Carroccio collocato ai piedi del sagrato della basilica di san Magno. Il Carroccio, trainato da tre coppie di candidi buoi, porta sull'altare la croce di Ariberto d'Intimiano e la Martinella, leggendaria campana i cui rintocchi scandirono i ritmi di battaglia e di marcia delle truppe lombarde.
Nel corso della cerimonia il sacerdote libera tre colonne bianche che, secondo la tradizione, sarebbero state premonitrici della vittoria. Segue l'investitura religiosa dei Capitani di ventura e la benedizione dei cavalli e dei fantini che correranno il Palio. Il corteo, scortato dalla Compagnia della Morte guidata da Alberto da Giussano, si muove alle 15, attraversa le vie della cittadina e si arresta nei pressi del campo sportivo, dove ognuna delle otto contrade partecipa a una pittoresca corsa di cavalli per la conquista dell'ambito Palio, rappresentato da una riproduzione della croce di Ariberto d'Intimiano. Il tutto inizia con una parata in campo e con una simulazione di carica della Compagnia della Morte (i cento arditi che scortarono il gran carro durante la battaglia). La gara, che si disputa "a pelo", cioè senza sella, ha saputo conservare un notevole fascino, attira una folla immensa e rappresenta nel complesso una delle manifestazioni storico-folkloristiche più grandiose e conosciute della Lombardia.






“Pizza D’A…Mare”
Molo della Marina di Meta
Meta (NA)

17-21 luglio 2006 dalle 19 alle 24

Seconda edizione di “Pizza D’A…Mare”, sul molo della Marina di Meta Ingresso gratuito · Servizio navetta dalla stazione della Circumvesuviana

Comune di Meta e Pro Loco“Terra delle Sirene”


Trenta pizzaioli con dieci forni, di cui uno disponibile tutte le sere per le pizze senza glutine, prepareranno gustose pizze non solo margherita; sarà possibile avere fritture, deliziosi dolci tipici napoletani ,angurie e assaggi di formaggi locali.

Parteciperà la squadra vincitore del titolo mondiale al campionato di Salsomaggiore 2006 di free style. Le serate saranno allietate da spettacoli di canzoni della tradizione e repertori di musica napoletana, cabaret.

Infine… l’ultima sera fuochi d'artificio!






Sagra dei Gigli
Nola (NA)

22 giugno se domenica, o la domenica successiva.

La festa dei Gigli ha origine il 26 Giugno di un anno non precisato del V° secolo. In quel giorno S.Paolino tornava dall'Africa dopo aver riscattato con la sua persona l'ultimo ostaggio, il figlio di una vedova, che era ancora nelle mani dei banditi. Gli altri li aveva riscattati dando tutti i suoi beni. Fu accolto sulla spiaggia di Oplonti (oggi Torre Annunziata) dal popolo nolano con in testa i gonfaloni delle corporazioni di mestieri. Tra le mani la gente portava fiori (gigli) raccolti nelle campagne. Forse gia' dall'anno successivo si ripete' l'avvenimento per ricordare l'eroico gesto del Santo. Con il passare degli anni e dei secoli i gigli furono dapprima portati su legni, poi su cataletti quindi su torri in legno tanto alte che verso il XVII secolo il Vescovo e' costretto a darne la benedizione in piazza perche' troppo alte per portarle nel Duomo. Si arriva così ai giorni nostri, con torri in legno alte anche 30 metri ricoperte di cartapesta, che sviluppano temi storici, religiosi o di attualita'. Il numero dei gigli e' otto, in ricordo del numero di delegati che accolsero S.Paolino, e sono: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Barca (con sopra S.Paolino e "o' Turco" che accompagno' il Santo in patria), Beccaio, Calzolaio, Fabbro, Sarto.


Miti & Leggende: I Gigli di Nola
Sagra degli osei
Sagra degli osei
Sacile (PN)

Prima domenica dopo ferragosto

E' la più importante fiera avicola a livello nazionale e richiama visitatori da ogni parte d'Italia, la sua origine si fa risalire al 1334, ma vi è anche chi parla del 1274. Il mercato un tempo riguarda suini, pollame, volatili in genere e attrezzi per la loro cattura che, bisogna ricordarlo, era esercizio riservato ai gentiluomini, giacchè i villani erano rigorosamente esclusi.
Dal 1907 la fiera si è trasformata in sagra degli uccelli, e dunque fringuelli, cinciallegre, lucherini, merli, cardellini e un'infinita varietà di pennuti sono oggetto di esibizioni e di contrattazioni. Nell'ambito della manifestazione si proclama il "Tordo nazionale".
Alla sera in teatro si svolge poi un'attesa gara di chioccolo, che impegna i migliori imitatori del canto degli uccelli.



Sagra dei garagoj
Marotta (PU)

Prima domenica di aprile

Qualche mese prima dell'invasione estiva di villeggianti, quando la luna spiaggia in dolce declivio è ancora gradevolmente spopolata, i pescatori di Marotta esibiscono un'insospettata abilità culinaria. Garagoj è denominazione locale del murice, un gasteropode marino da cui si ricava la porpora, che è cucinato dagli stessi marinai sulla spiaggia e poi servito con un'antica salsa la cui ricetta è gelosamente tramandata da padre in figlio, ma in cui compaiono olio, pomodoro, vino ed erbe profumate. La tradizione vuole che per ogni sette garagoj ingollati bisogna bere un bicchiere di vino e siccome i molluschi divorati ogni anno sono varie decine di quintali, è facile calcolare quanto vino viene allegramente bevuto.


Caccia al Cinghiale
Mondavio (PU)

dal 13 al 15 agosto

La festa rievoca l'arrivo a Mondavio di Giovanni Della Rovere e dei dignitari del Ducato d'Urbino per la presa di possesso del Vicariato, dono di Papa Sisto IV in occasione delle nozze con Giovanna, figlia di Federico da Montefeltro. Il programma prevede l’apertura il 13 con il Banchetto Rinascimentale. Nei giorni 14 e 15 cortei, gare di abilità, rievocazione di quadri di vita rinascimentale, faranno da preludio al “suoni e luci” serale, il grande spettacolo teatrale culminante nella simulazione di incendio alla fortezza. Nelle piazze e vie del paese animazioni di Giocolieri, Musici, e saltimbanchi. Concludono la serata i fuochi d'artificio sullo sfondo della Rocca, massima espressione dell'architettura militare del primo Rinascimento. Animatore della festa é il gruppo degli Arcieri Storici di Mondavio, ambasciatore della nostra storia e tradizioni in città italiane ed estere. Lungo i vicoli del paese si puo' trovare ricostruito un mercato di antiche arti con personaggi come incisori, armaioli, cartai, pintori, scultori, cordai, decoratori, fabbri e tanti altri. Nelle taverne e nel giardino rinascimentale, aperti dal 13 al 14 agosto dalle ore 20 e il 15 agosto dalle ore 17 si possono gustare menù rustici e piatti particolari.


Fira di Sett Dulur
Fira di Sett Dulur
Russi (RA)

Terza settimana di settembre

La festa dei Sette Dolori originariamente riguardava la celebrazione della Madonna dei Sette Dolori e si può far risalire all'insediamento dei Frati Serviti a Russi e al costituirsi della relativa confraternita verso la fine del '500. Nel 1688 poi Innocenzo XI regolamentò ufficialmente la celebrazione della venerazione alla Madonna Addolorata. Con l'andar del tempo la festa si è trasformata nella sagra del "Bel e còt", un particolare tipo di cotechino, e del "Canèna nòva", un vino rosso nuovo appena vendemmiato.


Matrimoni in Fattoria
Castello di San Donato in Perano
Gaiole in Chianti (SI)


Serate a cura dello Slow Food Chianti con abbinamenti tra prodotti chiantigiani e di altre regioni.

CALENDARIO

SABATO 16 SETTEMBRE 2006
Ore 20,00

Con il Gorgonzola


SABATO 30 SETTEMBRE 2006
Ore 20,00

Con il Culatello di Zibello


SABATO 14 OTTOBRE 2006
Ore 20,00

Con il Prosciutto di San Daniele


VENERDI 10 NOVEMBRE 2006
Ore 20,00

Con i prodotti e con i piatti della Garfagnana


Con il patrocinio del Touring Club Italiano e del Comune di Gaiole in Chianti

Leggi il Programma 2006



Sagra del tordo
Montalcino (SI)

Ultima domenica di ottobre

Fu al tempo di Cosimo I de' Medici, nel XVI secolo, che si decise di istituire una sagra per offrire alla signora di Fortezza i prodotti della terra e la selvaggina cacciata nei vicini boschi.
Da allora un corteo di 150 persone, paggi e dame, arcieri e trombettieri in costumi trecenteschi accompagna la delegazione che porta i doni. Nel pomeriggio poi si disputa una gara di tiro con l'arco sul piazzale antistante la Rocca eretta dai senesi nel 1361. I quattro quartieri della cittadina si disputano la freccia d'argento (ma ogni dieci anni essa è d'oro) messa in palio, mirando alle sagome di cinghiale celate in un fitto boschetto. Gli arcieri sono due per quartiere e hanno a disposizione ciascuno quindici frecce. L'emozione della gara fa dimenticare che gli archi sono moderni strumenti in fibra di vetro e che i cinghiali sono confezionati con la juta. Segue una degustazione degli straordinari vini locali, famosi in tutto il mondo, accompagnati da bruschette, tordi allo spiedo, donzelline (pasta di pane lievitata e fritta) e caciotte. Dame e cavalieri danzano poi il trescone e altre antiche danze popolari fino a tarda notte.



Sagra dei Crotti
Chiavenna (SO)

Secona domenica di settembre

Durante la sagra i turisti possono assaggiare formaggi e vini custoditi nei crotti. I crotti sono delle caverne originate dalla caduta di massi e adattate dall'uomo. Vengono utiizzati come cantine per la naturale circolazione dell'aria.

: www.sagradeicrotti.it


COMPAGNIA SONADUR DI PONTE CAFFARO
uno dei gruppi che suona durante la festa



Le donne del paese preparano i CAPUSS
tipico involtino distribuito durante la festa



Ragazzi nel costume tipico di Bolbeno
Notte di Note
Valli Giudicarie
Bolbeno (TN)

Secondo sabato di Agosto

Notte di note è un itinerario musicale nel paese. Gruppi di musica tradizionale (ABIES ALBA · musica tradizionale dell'Arco Alpino - COMPAGNAIA SONADUR · musica dal Carnevale di Ponte Caffaro - DESTABANDA · musica tradizionale bergamasca .. e altri gruppi che cambiano di anno in anno) suonano nelle piazze e nelle corti di questo piccolo paese del Trentino.

La festa oltre che festa della musica è festa di tutto il paese ed in questa occasione le donne cucinano il piatto tipico I CAPUSS che vengono distribuiti durante la festa.


* andreaboldini@lombardiacom.it
: www.prolocobolbeno.it

Prodotti Tipici: Capuss
Ricette Tipiche: Capuss
Trovati: 31  
1 2   Pagina Successiva