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Festa della Madonna di Montallegro
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Festa della Madonna di Montallegro
Rapallo (GE)
1-3 luglio
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Il santuario di Montallegro è posto a 650 metri d'altezza sopra le boscose colline che sovrastano Rapallo. Qui è conservata una miracolosa icona bizantina che raffigura il Transito della Vergine. Si narra appunto che il 2 luglio 1557 la Madonna sarebbe apparsa su questa altura a un umile pastore e la ricorrenza è festeggiata con il maggior fragore possibile. Ci si mettono d'impegno tutti gli abitanti dei sestieri cittadini e continui scoppi di mortaretti punteggiano la giornata. I botti accompagnano la processione composta di numerose confraternite liguri che portano enormi crocefissi detti casacce, completamente infiorati e arabescati. Segue i preziosi crocefissi l'arca d'argento su cui è posta la Madonna. Ma è soltanto l'inizio, durante la serata un castello medievale viene "incendiato" e quindi usato per rovesciare sul mare una gran quantità di razzi che infiammano il cielo del golfo, mentre le acque sono illuminate dai caratteristici lumetti rapallesi, costituiti da barchette di carta colorata nelle quali arde un lucignolo alimentato da grasso fuso e cera.
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Un momento dello spettacolo
Sparata di mascoli
L' Arca di N.S. del Suffragio
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Sagra del Fuoco
Recco (GE)
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La festa, in onore di Nostra Signora del Suffragio, patrona e protettrice di Recco, è organizzata dai 7 Quartieri di Recco (Bastia, Collodari, Liceto, Ponte, San Martino, Spiaggia e Verzemma) che si sfidano in una due giorni di spettacoli pirotecnici di altissimo livello. Imponente la Processione che la sera dell'8 settembre si snoda per le vie cittadine salutata dalle sparate di "mascoli" (gli antichi mortaletti liguri) tipici della Riviera di Levante. Durante la festa è possibile pranzare e cenare presso gli stand gastronomici dei Quartieri dove si gustano le specialità della cucina recchelina.
* comitato@sagradelfuoco.it : www.sagradelfuoco.it
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Festa di San Sebastiano
Camporosso (IM)
20 gennaio
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Gli appartenenti alla confraternita di San Sebastiano portano in paese un albero d'alloro, in alcuni casi, per aumentarne la maestosità, si intrecciano insieme vari alberelli. Il tutto è adornato con ostie confezionate con farine di vari colori e poi viene esposto in chiesa. Il pomeriggio della festa parte la processione e l'alloro è portato dai membri della confraternita, che si danno il cambio durante il percorso. Un bambino ha l'incarico di raccogliere in un cestino le ostie che dovessero staccarsi dai rami. Al termine della processione l'albero viene posto nella piazzetta antistante la chiesa e allora inizia l'asta dei rami che sono di volta in volta posti all'incanto. Le dimensioni del ramo e il numero delle ostie appese determineranno la consistenza dell'offerta, finchè non rimane che il tronco denudato che poi sarà bruciato.
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Festa di Maria Maddalena
Taggia (IM)
Domenica seguente il 22 luglio
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La sera precedente la festa i membri della confraternita detta Compagnia dei maddalenanti (tutti di sesso maschile) salgono a piedi o a dorso di mulo verso un eremo sperduto tra i boschi distante circa tre chilometri dalla cittadina. Qui passano la notte banchettando, bevendo vino, cantando e scherzando e poi dormendo su improvvisati giacigli. All'alba li raggiungono le donne e insieme consumano la colazione. Il resto della mattinata viene passato in allegria, si celebra la messa e poi si pranza all'ombra di un pergolato. Nel pomeriggio, al suono di tromba e clarinetto, due membri della confraternita, di cui uno impersona la donna, iniziano la "danza della morte". Dapprima viene mimata una scena d'amore: i due fingono alternativamente di corteggiarsi, ora è lui a inginocchiarsi ai piedi di lei, ma ne è rifiutato, ora le parti s'invertono. Improvvisamente la musica diviene tragica, la "donna" si stende su una coperta e si finge morta. Il compagno si dispera e tenta di rianimarla, infine prende un mazzetto di lavanda e con esso inizia a cospargere il capo e il petto della compagna, finchè questa improvvisamente si rialza e allora la musica ritorna vivace, quasi sfrenata. I due ballano abbracciati fra gli evviva e i battimani degli spettatori. Non è difficile vedere in questo rituale il substrato, soltanto parzialmente rivestito di una patina cristiana, di un culto pagano di fertilità.
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Processione del Venerdì Santo
Savona (SV)
Venerdì santo
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Fin dal 1200, nella piazza antistante la Cattedrale si N.S. Assunta si svolgevano flagellazioni penitenziali in occasione del venerdì santo. Quando furono vietate, le dieci confraternite organizzarono processioni con statue lignee chiamate casse. La manifestazone si tiene solo negli anni pari.
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