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Festa del mare
Alassio (SV)
15 agosto
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Palio marinaro fra i quartieri cittadini con spettacolo pirotecnico. Comprende anche il Festival del Muretto sul quale sono apposti gli autografi di cantanti e attori.
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Sagra del Pesce
Camogli (GE)
Seconda domenica di maggio
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All'origine della manifestazione vi è un voto fatto in una terribile notte durante l'ultima guerra mondiale, quando un gruppo di giovani che erano usciti in mare per pescare entrò in una zona minata. Nonostante ciò le barche riuscirono tutte a tornare in porto senza aver subito alcun danno e con le reti colme di pesce e allora la popolazione decise di offrire ogni anno al patrono san Fortunato il frutto di un giorno e una notte di pesca. Durante la notte numerosi falò ardono sulla spiaggia nell'attesa del ritorno delle barche. Al mattino un'enorme padella che misura oltre quattro metri di diametro viene portata sulla piazza del porticciolo e dentro si friggono circa due tonnellate di pesce appena pescato, che poi è offerto ai turisti in segno di prosperità. Si dice dunque "San Fortunato, pesce regalato" e si crede che chiunque mangi di questo pesce si assicuri pace e prosperità per tutto l'anno. Al termine una processione e uno spettacolo di fuochi artificiali chiudono la festa.
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Torta dei Fieschi
Lavagna (GE)
14 agosto
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E' un'enorme torta confezionata con 150 chili di zucchero, altrettanti di farina, 140 di crema, 50 di pasta di mandorle, 4 mila uova e 120 litri di rum. E' alta sette metri, la base ne misura tre e pesa alcuni quintali. Il primo a confezionarla e a distribuirla gratuitamente nel 1230 ai suoi ospiti fu il signore di Lavagna, conte Opizzo Fieschi, il giorno delle sue nozze con la nobile senese Bianca dei Bianchi che così è descritta dalle cronache: "Biondo avea il capello, chiaro l'occhio di verginale passione lucente". La ragione di tanta abbondanza, così volle far capire lo sposo, sarebbe consistita nella volontà di mostrare la misura dell'immensità del suo amore. La torta è portata in giro per la città da paggi, scudieri e dai rappresentanti dei sestieri cittadini indossanti antichi costumi. Tutti questi poi avranno diritto a una porzione. Il resto sarà distribuito agli abitanti e ai turisti in seguito a un divertente gioco di bigliettini, il cui scopo è di accoppiare persone di sesso diverso, ma tra loro sconosciute e magari di Paesi e lingue differenti
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Corso Fiorito "Sanremo in Fiore"
Sanremo (IM)
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Il Corso Fiorito di Sanremo, “Sanremo in fiore”, riscuote ogni anno sempre maggiori consensi, per l’originalità dei temi, per la creatività espressa nelle rappresentazioni, per la cura delle composizioni. Dopo mesi di preparazione, “Sanremo in fiore” viene allestito in una sola notte: in otto ore decine di migliaia di fiori, di ogni specie e con le corolle di ogni colore, trovano il proprio posto per realizzare scenografie a lungo studiate.
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Coro Monte Bianco
Via P. N. Cambiaso, 10 Genova (GE)
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Il Coro nacque a Genova il 15 Ottobre 1957 per merito del maestro fondatore Silvano Pittaluga. Propone i canti tradizionale delle regioni italiane eseguiti in stile alpino: 4 voci pari virili "a cappella". Il repertorio è composto dai canti degli alpini, di montagna, del mare, natalizi e religiosi.
* sede@coromontebianco.it : www.coromontebianco.it
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Festa della Madonna di Montallegro
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Festa della Madonna di Montallegro
Rapallo (GE)
1-3 luglio
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Il santuario di Montallegro è posto a 650 metri d'altezza sopra le boscose colline che sovrastano Rapallo. Qui è conservata una miracolosa icona bizantina che raffigura il Transito della Vergine. Si narra appunto che il 2 luglio 1557 la Madonna sarebbe apparsa su questa altura a un umile pastore e la ricorrenza è festeggiata con il maggior fragore possibile. Ci si mettono d'impegno tutti gli abitanti dei sestieri cittadini e continui scoppi di mortaretti punteggiano la giornata. I botti accompagnano la processione composta di numerose confraternite liguri che portano enormi crocefissi detti casacce, completamente infiorati e arabescati. Segue i preziosi crocefissi l'arca d'argento su cui è posta la Madonna. Ma è soltanto l'inizio, durante la serata un castello medievale viene "incendiato" e quindi usato per rovesciare sul mare una gran quantità di razzi che infiammano il cielo del golfo, mentre le acque sono illuminate dai caratteristici lumetti rapallesi, costituiti da barchette di carta colorata nelle quali arde un lucignolo alimentato da grasso fuso e cera.
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Un momento dello spettacolo
Sparata di mascoli
L' Arca di N.S. del Suffragio
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Sagra del Fuoco
Recco (GE)
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La festa, in onore di Nostra Signora del Suffragio, patrona e protettrice di Recco, è organizzata dai 7 Quartieri di Recco (Bastia, Collodari, Liceto, Ponte, San Martino, Spiaggia e Verzemma) che si sfidano in una due giorni di spettacoli pirotecnici di altissimo livello. Imponente la Processione che la sera dell'8 settembre si snoda per le vie cittadine salutata dalle sparate di "mascoli" (gli antichi mortaletti liguri) tipici della Riviera di Levante. Durante la festa è possibile pranzare e cenare presso gli stand gastronomici dei Quartieri dove si gustano le specialità della cucina recchelina.
* comitato@sagradelfuoco.it : www.sagradelfuoco.it
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Festa di San Sebastiano
Camporosso (IM)
20 gennaio
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Gli appartenenti alla confraternita di San Sebastiano portano in paese un albero d'alloro, in alcuni casi, per aumentarne la maestosità, si intrecciano insieme vari alberelli. Il tutto è adornato con ostie confezionate con farine di vari colori e poi viene esposto in chiesa. Il pomeriggio della festa parte la processione e l'alloro è portato dai membri della confraternita, che si danno il cambio durante il percorso. Un bambino ha l'incarico di raccogliere in un cestino le ostie che dovessero staccarsi dai rami. Al termine della processione l'albero viene posto nella piazzetta antistante la chiesa e allora inizia l'asta dei rami che sono di volta in volta posti all'incanto. Le dimensioni del ramo e il numero delle ostie appese determineranno la consistenza dell'offerta, finchè non rimane che il tronco denudato che poi sarà bruciato.
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Festa di Maria Maddalena
Taggia (IM)
Domenica seguente il 22 luglio
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La sera precedente la festa i membri della confraternita detta Compagnia dei maddalenanti (tutti di sesso maschile) salgono a piedi o a dorso di mulo verso un eremo sperduto tra i boschi distante circa tre chilometri dalla cittadina. Qui passano la notte banchettando, bevendo vino, cantando e scherzando e poi dormendo su improvvisati giacigli. All'alba li raggiungono le donne e insieme consumano la colazione. Il resto della mattinata viene passato in allegria, si celebra la messa e poi si pranza all'ombra di un pergolato. Nel pomeriggio, al suono di tromba e clarinetto, due membri della confraternita, di cui uno impersona la donna, iniziano la "danza della morte". Dapprima viene mimata una scena d'amore: i due fingono alternativamente di corteggiarsi, ora è lui a inginocchiarsi ai piedi di lei, ma ne è rifiutato, ora le parti s'invertono. Improvvisamente la musica diviene tragica, la "donna" si stende su una coperta e si finge morta. Il compagno si dispera e tenta di rianimarla, infine prende un mazzetto di lavanda e con esso inizia a cospargere il capo e il petto della compagna, finchè questa improvvisamente si rialza e allora la musica ritorna vivace, quasi sfrenata. I due ballano abbracciati fra gli evviva e i battimani degli spettatori. Non è difficile vedere in questo rituale il substrato, soltanto parzialmente rivestito di una patina cristiana, di un culto pagano di fertilità.
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Processione del Venerdì Santo
Savona (SV)
Venerdì santo
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Fin dal 1200, nella piazza antistante la Cattedrale si N.S. Assunta si svolgevano flagellazioni penitenziali in occasione del venerdì santo. Quando furono vietate, le dieci confraternite organizzarono processioni con statue lignee chiamate casse. La manifestazone si tiene solo negli anni pari.
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